
La Reggiana batte lo Spezia 2-1 a Reggio Emilia, segnando la terza vittoria consecutiva in Serie B.
REGGIANA 2 SPEZIA 1 (primo tempo 1-1)
REGGIANA (3-4-2-1): Bardi; Libutti, Rozzio, Lucchesi; Fiamozzi, Ignacchiti (17’ st Sersanti), Reinhart, Marras (39’ st Meroni); Vergara (17’ st Girma), Portanova (28’ st Kumi); Gondo. (A disp. Motta, Sosa, Stulac, Destro, Maggio, Kabashi, Nahounou, Sposito). All. Dionigi.
SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Vignali (13’ st Mateju); Elia (23’ st Candelari), Nagy (32’ st Di Serio), S. Esposito, Cassata (13’ st Kouda), Aurelio; P. Esposito, Lapadula (24’ st Colak). (A disp. Chichizola, Ferrer, Falcinelli, Bandinelli, Giorgeschi, Bertola, Djankpata). All. D’Angelo.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata (assistenti Cavallina di Parma e Minuitti di Maniago, quarto uomo Diop di Treviglio; Var Rapuano di Rimini, Avar Perenzoni di Rovereto).
Reti: 15’ pt Lapadula (S), 40’ pt Portanova (R); 5’ st Gondo (R).
Note: spettatori 9.534, per un incasso lordo di 95.899,18 euro. Ammoniti Vignali, Elia, P. Esposito, Sersanti. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 1-4. In fuorigioco 1-0 Angoli 3-8. Recuperi 2’ pt e 5’ st.
REGGIO EMILIA – Non è giusto. Quando percepiamo la negatività aleggiante di tanti tifosi e leggiamo molti commenti pessimisti sui social, amarezza e delusione ci avvolgono. Lo Spezia, battuto a Reggio Emilia da una squadra assetata di punti (al terzo acuto consecutivo), conferma il lungo periodo non eccessivamente felice, dal punto di vista della continuità. Il Pisa, grazie a questo inciampo, festeggia la Serie A, pur perdendo a Bari. Ma additare i giocatori aquilotti, rovesciando su di essi ogni frustrazione sopita per una stagione da etichettare come eccezionale, non è giusto. Contro la Reggiana, D’Angelo deve rinunciare a Bertola per un problema nel riscaldamento e Mateju non è al top della forma, così Vignali scala terzo di difesa e Aurelio rientra nei piani, tornando esterno come consuetudine. Quindici minuti di fuoco e Lapadula (che finalmente pare intendersi con Pio Esposito) su azione d’angolo (Salvatore Esposito prova ancora a far centro dalla bandierina e Bardi respinge) porta avanti gli spezzini, che a quel punto, pur rimanendo abbastanza attivi fino alla mezz’ora, non hanno quell’irruenza che li ha spesso caratterizzati.
E quindi? È normale, quando non si raddoppia, subire il gol del pareggio: cross di Fiamozzi, testa di Portanova. Così come accade nella ripresa, che vede la Reggiana sfruttare i contropiedi e Gori impegnato a intervenire più volte anche fuori dall’area. In avvio Libutti smarca Gondo ed è il definitivo 2-1. I successivi tentativi per tornare in parità sono spesso confusionari e poco lucidi, e la sconfitta ci sta. Stanchi? Può essere. In giornata-no ? Forse sì. Adesso, però, veramente vogliamo rovinare tutto, attaccando – alla soglia dei playoff – il singolo elemento o il tecnico? Sembra, ai detrattori, che sia davvero il momento più adatto? Il tempo delle disamine approfondite sul percorso, di quelle oggettive (magari poco costruttive), non è ancora arrivato. Il Picco, nell’ultimo turno, ospita venerdì la Cremonese (poi c’è il recupero col Cosenza 4 giorni dopo, stessa location) che, con il pareggio di ieri con la capolista Sassuolo, guadagnando 1 punto sulle Aquile, si apre una strada per il sorpasso. Certo, però, prima deve vincere nello stadio di viale Fieschi e poi giocarsi tutto, nell’atto finale, all’Arena Garibaldi.
Marco Magi
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