matteo marcello
Sport

Lo Spezia sciupa troppo, la Juventus vince col minimo sforzo

Al Picco finisce 2-0 per la Vecchia Signora, che non incanta ma dà lezioni di cinismo, mentre le Aquile possono recriminare per le tante occasioni non capitalizzate

Un momento di Spezia-Juventus

Un momento di Spezia-Juventus

La Spezia, 19 febbraio 2023 – Lo Spezia gioca, la Vecchia Signora cinica e spietata vince. Al Picco, la Juventus passa con un gol per tempo – in rete Kean al 32’ del primo tempo e Di Maria al 21’ della ripresa – ma le Aquile offrono una prestazione incoraggiante e alla fine possono anche giustamente recriminare per le tante occasioni non capitalizzate in area avversaria, che avrebbero potuto dare un senso diverso alla serata.

A pochi giorni dall’esonero di Gotti e in attesa di Semplici – assente al Picco questa sera, ma ormai a un passo dalle Aquile – lo staff composto da Fabrizio Lorieri, Sergio Spalla e Claudio Terzi, ancora alle prese con molte assenze, abbandona il 3-5-2 tanto caro al tecnico esonerato in settimana e rispolvera il 4-3-3, con Ampadu e Nikolaou al centro della difesa, Ekdal in cabina di regia spalleggiato da Bourabia ed Ekdal, e Shomurodov nel ruolo di punta centrale assistito da Verde e Gyasi.

Parte bene lo Spezia, che al 10’ va al tiro per primo con Verde che converge al centro e lascia partire un rasoterra che Perin controlla senza particolari patemi, e dopo un minuto si fa ancora pericoloso con un ottimo cross di Reca che non trova maglie bianche.

La Juventus invece si fa vedere la prima volta al 17’ quando una verticalizzazione di Locatelli trova Vlahovic che insacca alle spalle di Dragowski, ma l’arbitro annulla per evidente fuorigioco dell’attaccante serbo.

É una Vecchia Signora che fatica, complice il pressing a tutto campo di Gyasi e compagni che toglie il fiato e non permette troppi ragionamenti, ma che arriva comunque al tiro, come al 24’ con Locatelli, su cui salva Nikolaou.

Un minuto dopo lo Spezia allunga la sequela di infortuni che sta pesantemente costellando la stagione: ad alzare bandiera bianca è Dragowski, al suo posto ecco l’esordio in maglia Spezia per Marchetti, che pochi secondi dopo vede sfilare a pochi centimetri dal palo sinistro sinistro il colpo di testa di Danilo.

L’episodio, di fatti, è il preludio al gol della Juventus, che arriva poco dopo la mezzora, al 32’: la squadra di Allegri costruisce bene sulla sinistra, Kostic mette a centro area dove Kean non colpisce benissimo ma batte ugualmente Marchetti.

Il gol è un boccone amaro per lo Spezia, che pure alla ripresa del gioco si butta in avanti e, fino all’intervallo, mette alle corde la Juventus, costruendo alcune nitide palle gol ma mettendo in evidenza, ancora una volta, la scarsa vena realizzativa sotto la porta avversaria.

La prima occasione arriva al 34’ con Shomurodov, che però di testa sul cross di Reca non riesce a inquadrare la porta, la seconda al 40’ ancora con l’attaccante uzbeko, che ancora con la testa impatta troppo debolmente e non crea problemi a Perin.

Infine al 43’, con Gyasi che arriva in ritardo sul cross di Verde. È uno Spezia che gioca, e che anche nella ripresa, al netto di un’occasione di marca bianconera col colpo di testa di Kean da buona posizione che finisce a lato, si fa preferire: al 5’ un colpo di testa di Gyasi, imbeccato da Verde, è troppo centrale per creare problemi a Perin; tre minuti dopo arriva un’occasione d’oro, capita sul sinistro di Shomurodov ma Danilo si immola e devia.

Lo Spezia ci crede, e al 14’ il ritorno in campo di Nzola dopo l’infortunio coincide anche col cambio di modulo, che passano al 4-2-3-1. Tuttavia per le Aquile non c’è neanche il tempo di metabolizzare il nuovo assetto, che Di Maria al secondo pallone toccato dal suo ingresso in campo, da fuori area disegna un mancino che si infila nell’angolo alla sinistra di Marchetti, apparso però non particolarmente reattivo.

Così la Juventus, che nel secondo tempo non si era mai vista, con uno sforzo minimale si ritrova col doppio vantaggio.

Lo Spezia continua ad attaccare, ma la sfortuna si accanisce contro i bianchi, che non riescono a trovare il meritato gol che avrebbe potuto riaprire la gara . Sugli scudi Perin, che al 27’ si supera sulla conclusione di Gyasi, bravo a girare in porta il cross di Amian e poi si ripete anche al 37’ sull’incornata di Nikolaou. Finisce con la Juventus a festeggiare, ma lo Spezia visto oggi fa ben sperare, in attesa del nuovo allenatore che potrebbe essere annunciato già domani.  Il tabellino

Spezia-Juventus 0-2 SPEZIA (4-3-3): Dragowski (25’ pt Marchetti); Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal (34’ st Caldara), Agudelo (14’ st Nzola); Verde (34’ st Maldini), Shomurodov, Gyasi. A disposizione Zovko, Beck, Krollis, Ferrer, Kovalenko, Wisniewski, Giorgeschi, Cipot. Allenatore Spalla. JUVENTUS (3-5-2): Perin; Danilo, Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (1’ st De Sciglio), Locatelli, Paredes (1’ st Fagioli), Rabiot, Kostic (36’ st Iling-Junior); Vlahovic (48’ st Bonucci) , Kean (11’ st Di Maria). A disposizione Szczesny Pinsoglio, Gatti, Soulé, Barrenechea. Allenatore Allegri. Arbitro: La Penna di Roma (assistenti Valeriani di Ravenna e Zingarelli di Siena; quarto ufficiale Santoro di Messina. Var: Guida di Torre Annunziata. Avar: Maggioni di Lecco) Marcatori: 32’ pt Kean; 21’ st Di Maria Note: 11767 spettatori. Ammoniti Agudelo, Reca, Locatelli, Fagioli. Angoli 7-4 per lo Spezia. Recuperi 2’ pt e 3’ st