Gennaio 2006. Franco Ceravolo, in qualità di consigliere del presidente Ruggieri, realizza un mercato di riparazione perfetto per le esigenze di Antonio Soda. Dal Crotone arrivano Ciarcià e Giuliano, dall’Albinoleffe l’ex Juve Gorzegno, che Ceravolo conosceva benissimo, dalla Triestina l’esperto Groppi. Tutti e quattro giocheranno molto e saranno determinanti nella vittoria del campionato di C1. Da allora non ricordiamo un mercato di gennaio così ben fatto, anche perché col tempo è diventato sempre più difficile operare in modo razionale in un mondo come quello del calcio italiano che è sempre più distante dalla realtà e che non tiene conto di un livello tecnico in picchiata.
Il recente mercato ha pagato lo scotto del cambio di direttore sportivo, un feeling mai sbocciato tra questi e Gotti, scelte fatte senza tenere conto del parere dell’allenatore (non è un mistero che Esposito non era stato chiesto dall’ex tecnico) e ora lo Spezia si trova con Semplici che ha preso a scatola chiusa una squadra col morale a terra, ricavando comunque due risultati utili consecutivi. Da domenica scorsa si può considerare chiuso il periodo di studio della rosa. Da venerdì contro l’Inter vedremo una squadra molto più in linea con il calcio del tecnico toscano.
La prima mossa sarà l’inserimento dall’inizio di Shomurodov, che per cifra tecnica non può stare fuori. Giocare con le due punte porta al 4-4-2 o al 3-5-2. Pensiamo che quando tornerà Holm, sul quale è forte l’interesse della Juve, Semplici alla fine opterà per lo stesso modulo di Gotti, anche se poi bisognerà vederne l’interpretazione e gli uomini. Finché lo svedese resterà fuori e soprattutto in vista dell’Inter, che Spezia sarà? Potrebbe essere la prima dall’inizio di Zurkowski, fin qui l’unico utilizzato, assieme all’uzbeko, degli acquisti invernali, tra cui Esposito, che Semplici ben conosce per averlo avuto ancora giovanissimo alla Spal. In difesa confermatissimo a destra Amian, in un ottimo momento di forma, tra i migliori contro il Verona pur soffrendo a tratti contro Lazovic, la coppia centrale Ampadu Nikolaou al momento non ha alternative, mentre Ferrer (se non ora quando?) potrebbe sostituire lo squalificato Reca sulla sinistra. A centrocampo sarebbe l’ora di dare fiato a Bourabia, ma finché non rientra Bastoni la coperta è sempre qualitativamente cortissima.
Ricordando lo Spezia di Soda, potrebbe essere l’ora di un rombo, con Ekdal vertice basso, Agudelo vertice alto e Gyasi e Zurkosky che potrebbero garantire entrambe le fasi a patto di metterci tantissima corsa, con la coppia Nzola-Shomurodov in avanti. L’alternativa potrebbe essere il 3-5-2, modulo che fra l’altro consentirebbe di schierarsi a specchio contro l’Inter, con Amian a destra, Ampadu centrale e Nikolaou a sinistra, linea di centrocampo con Gyasi, Bourabia, Agudelo, Ekdal e Zurkowski e le due punte.
Un undici che dovrà giocare ad alto ritmo, senza risparmio di energie, per impedire ai nerazzurri una facile scampagnata, con cinque cambi pronti a dare fiato e alternative appena qualcuno mollerà. In questo senso un Verde a partita in corso potrebbe essere ancora più determinante che dall’inizio.
Mirco Giorgi