REDAZIONE LA SPEZIA

Locori compie l’impresa E supera ogni suo limite

Ha percorso centinaia di chilometri in bicicletta tra Sardegna e Corsica fino a Marinella. A nuoto ha sfidato le insidie delle Bocche di Bonifacio

Non è stata una passeggiata, ma è riuscito anche questa volta a portare a termine la sua grande impresa. Il triatleta Nicolas Locori ha concluso "Oltre il Limite", percorso che lo ha visto impegnato in una formula rivista rispetto alle precedenti tre edizioni su maxi distanze a nuoto e in bicicletta: partito da Lerici, dove vive, ha coperto sulle due ruote – con la traversata in nave nel mezzo – i 150 chilometri fino a Santa Teresa di Gallura, per poi passare ai 15 a nuoto fino alle Bocche di Bonifacio e agli ultimi 260 in bici fino al porto di Bastia prima e – con nuovo imbarco – alla Liguria poi.

In vista dell’impresa che lo attende l’11 settembre sul “Tor des Géants“, Locori ha stralciato la ormai consueta parte di corsa, ma fra imprevisti e difficoltà ha chiuso una delle sue gare più insidiose.

"La partenza ha rischiato di esser posticipata per motivi familiari, poi il via alle 5 del mattino di martedì 9. Sono rientrato l’11 dopo 78 ore, comprensive degli spostamenti e delle tre di sonno" racconta. "La prima tappa in bici è andata molto bene: è stata facile, in pianura, con la sola difficoltà legata al traffico di agosto in Sardegna ed è stata ottima l’assistenza locale. I problemi sono arrivati in mare: sono partito alle 5 e le condizioni avrebbero dovute esser buone fino alle 11, in realtà il grecale è arrivato prima e c’era già un metro d’onda; la traversata è stata pesante, seppur fossi concentrato e con un buon ritmo: difficile sia per me, sia per chi mi seguiva in gommone. Mantenevo la direzione, ma il mare mi spingeva fuori e in certi punti quasi non mi muovevo: in un’ora ho nuotato 700 metri, anziché i tre chilometri medi. Da qui la scelta: ci siamo spostati sulla stessa diagonale verso nord-est, in modo da scendere verso Bonifacio e non aver contro il vento, un compromesso per gli ultimi 5 chilometri".

A causa dello sforzo, Locori ha dovuto far fronte a dolori a schiena e spalle, a cui si sono aggiunti gli imprevisti tecnici – risolti grazie all’aiuto di un locale – in bici, sulla via per Bastia. "C’è voluto un compromesso, ma sono riuscito mettendo in primo piano passione e divertimento". E poi, la festa, con la chiusura anticipata di qualche chilometro per brindare al ristorante Pipino di Marinella di Sarzana. "Sono andato oltre il limite anche stavolta, coprendo un tratto di mare che mi intrigava, molto temuto anche dai naviganti. Vengo in Sardegna ogni volta che posso, è una terra che mi regala sempre relax e sono legato alla Corsica per via delle vacanze della mia infanzia con la famiglia: ho perso mio padre da poco e tornare qui, dove ho alcuni dei ricordi migliori, ha un significato diverso e più intenso".

Chiara Tenca