REDAZIONE LA SPEZIA

Lo Spezia si porta a casa la vittoria da Napoli

Come nella passata stagione le Aquile battono in trasferta gli azzurri. Decide l’autorete di Juan Jesus, poi la difesa respinge tutti gli attacchi

NAPOLI

0

SPEZIA

1

Primo tempo 0-1

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (41’ st Ghoulam); Lobotka (33’ st Elmas), Anguissa; Politano (41’ st Demme), Zielinski (25’ st Ounas), Lozano; Mertens (1’ st Petagna). A disp. Meret, Marfella, Malcuit, Zanoli. All. Spalletti.

SPEZIA (3-5-2): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou; Gyasi, Maggiore, Kiwior, Bastoni, Reca; Agudelo (49’ st Colley), Manaj. A disp. Zoet, Zovko, Kovalenko, Hristov, Nzola, Ferrer, Antiste, Sher, Nguiamba, Bertola. All. Motta.

Arbitro: Massimi di Termoli (assistenti Bottegoni di Terni e Lombardo di Cinisello Balsamo; quarto uomo Marchetti di Ostia Lido; Var Pairetto di Nichelino e Ranghetti di Chiari).

Marcatore: 37’ pt autorete Juan Jesus.

Note: spettatori 25mila circa. Ammoniti Maggiore, Mario Rui, Kiwior, Manaj, Petagna. Tiri in porta 7-0. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 3-2. Angoli 10-5. Recuperi 2’ pt e 6’ st.

NAPOLI – "Bene e adesso che si fa?". Immaginiamo Thiago Motta come Bruce Willis, duro di ‘Die Hard’, che se ne esce dalla trappola di cristallo per gridarlo, proprio mentre i nomi di Giampaolo e Maran sono più di un sussurro per la panchina dello Spezia. Dal grattacielo della vicecapolista Napoli (adesso terza) ne esce senza quasi sparare colpi (nessun tiro nello specchio), ma con una gara tattica, studiata e ben calibrata. Tutto è lecito al ‘Maradona’, anche (finalmente) fare falli e conquistarli per rifiatare eo spezzare ritmo e nervi dell’avversario. C’è chi veniva da 6 sconfitte esterne consecutive e chi invece rimedia il terzo k.o. casalingo di fila, però lo Spezia chiude l’andata con 2 punti in meno dell’anno passato, ma a +5 sulla terzultima, mentre con Italiano si era a +4. La formazione cambia soltanto in un elemento, Agudelo al posto di Nzola, poi sono gli stessi che hanno fatto penare l’Empoli. Il primo quarto d’ora scorre liscio, con il pressing altissimo dei partenopei a cercare di non fare uscire gli aquilotti dalla metà del campo. Solo in avvio un pizzico di paura, prima del secondo minuto, quando Zielinski penetra in area ma, sbilanciato, calcia fuori bersaglio. A Maggiore e Bastoni il lavoro più duro: non solo l’interdizione, ma la pura impostazione. Lozano è troppo libero, Gyasi e Erlic non riescono a prenderlo, e Motta dà una ‘registrata’. A metà tempo prendono coraggio gli aquilotti, pressano, rubano palloni, Manaj ci prova ma viene sempre stoppato nelle conclusioni, spesso in condizioni proibitive.

E finalmente si vedono nell’area avversaria anche sei maglie nere (sì, la seconda muta). Talmente in difficoltà Mertens (sostituito poi nella ripresa da Petagna) da spostarsi sulla sinistra o tentare delle incursioni solitarie, per giocare qualche pallone in più: Provedel e l’esterno della rete, chiudono le sue conclusioni. Il vantaggio arriva quando Kiwior finalmente si dimentica di essere solo un difensore, alzandosi con il baricentro aquilotto e conquistando un fallo sulla trequarti: punizione di Bastoni, testa di Juan Jesus ad anticipare Erlic e palla nell’angolino. Il cambio di ritmo e l’accelerazione finale da parte degli azzurri non porta a nulla e con l’obbligo di tenere la museruola su Lobotka, rimane stabile il tracciato delle due formazioni anche nella ripresa. Dopo il gol annullato a Lozano da assistente e Var per un offside, Spezia vicino al raddoppio con la penetrazione di Maggiore e fra i cinque presenti in area, è Amian a tagliare e colpire malamente fuori bersaglio. Superato il primo quarto d’ora con quelle emozioni è teso Motta, che viene ammonito, ma poi è il collega Spalletti ad essere ancora più agitato quando Lozano si divora il pari a porta vuota, con Erlic che respinge con il piede sinistro, dopo l’errore di Gyasi nell’appoggio su Provedel, intuito da Mario Rui. Nel recupero, dove arriva l’unico cambio di Motta, Provedel salva su Anguissa e viene salvato dalla traversa su Elmas. "Yippie Ki-Yay" direbbe Motta come l’agente John McLaine. Marco Magi