
Il Ceparana Calcio sogna la promozione dopo il successo sul Lerici. Chiappini e Cariati raccontano le emozioni e le sfide.
I giochi non sono ancora del tutto conclusi, ma il Ceparana Calcio avrà la grandissima opportunità di assicurarsi la tanto ricercata promozione nella fase degli spareggi regionali. Un sogno prepotentemente riaffiorato dopo la vittoria contro il Lerici. A spiegare le sensazioni vissute in quel momento ci pensa Marco Chiappini, responsabile della Prima squadra.
Ci racconta le emozioni provate?
"Nessuno ci avrebbe dati come favoriti perché venivamo da una serie di prestazioni non bellissime dopo essere stati in testa per tutto il campionato. Il Lerici era decisamente più in forma di noi, ma la nostra fame e la voglia di rivalsa hanno fatto la differenza. Loro erano un po’ scarichi dopo aver perso lo spareggio con il Calcio Popolare. Di contro noi abbiamo disputato una gran partita dove il nostro portiere Fiorito è stato il migliore in campo e dove la difesa è stata encomiabile. Ci tengo a sottolineare che rientrava dopo un anno di stop il centrake Saif Khalouq, venuto per darci una mano".
Cosa crede che sia davvero scattato nella mente della squadra?
"Sicuramente la voglia di riscatto contro chi ci ha remato contro è stata una molla decisiva. Anche durante il campionato chi giocava contro di noi finiva per disputare la gara dell’anno per levarsi qualche sassolino dalla scarpa. Abbiamo quindi tanta voglia di dimostrare a tutti che meritiamo il salto di categoria".
Un discorso promozione che poteva essere chiuso ben prima. Quali sono state le cause della flessione?
"Da una parte gli infortuni e dall’altra la presunzione di avercela già fatta. Con il Vezzano abbiamo stravinto e lì abbiamo cominciato a credere di aver già concluso i giochi. Dopo aver dominato la partita con il San Lazzaro, ci siamo smarriti con l’uscita dal campo per infortunio di Cariati. È così arrivato un pareggio all’ultimo minuto. A quel punto ci siamo un po’ disuniti e abbiamo perso delle certezze".
Il percorso sarà ancora, però, lungo.
"Finiremo a metà giugno. Le possibilità per andare su ci sono, ma dovremo essere bravi in questo periodo di stop ad allenare bene corpo e mente, oltre a tenere il gruppo compatto".
Uno dei grandi meriti di Chiappini è stato quello di essere riuscito a convincere Domenico Cariati, classe ’89, con alle spalle esperienze al Magra Azzurri, Monzone, Podenzana, e Filattiera, di tornare a vestire la maglia del Ceparana. A raccontarci com’è andata è proprio il capitano dei rossoneri. "Volevo smettere per dedicarmi di più alla mia famiglia, ma Chiappini mi ha fatto cambiare idea. Sono contento di far parte ancora di questo gruppo ed ero sicuro che, dopo la retrocessione dell’anno scorso, la squadra sarebbe stata costruita per salire di nuovo. Ci siamo andati vicinissimi, ma abbiamo un po’ mollato di testa. A febbraio ho dovuto fare i conti con una distorsione alla caviglia e per un po’ non ho potuto aiutare i miei compagni. Per fortuna ci siamo ripresi e ora lotteremo fino alla fine per coronare il nostro sogno".
Da capitano quali consigli ti senti di dare?
"Annate così ce ne sono poche e quindi dobbiamo giocarci il tutto per tutto. È bello vincere, ma bisogna anche allenarsi con costanza. Il gruppo è piuttosto giovane, ma ha tutte le carte in regola per togliersi molte soddisfazioni".
Nella finale play-off cosa crede che abbia fatto la differenza?
"Il fatto che il Lerici aveva già organizzato la festa. Noi siamo stati bravi a preparare al meglio la gara e abbiamo sfruttato bene lo schema in occasione del primo gol. Loro sono bravi a palleggiare, mentre noi abbiamo temporeggiato e alla fine siamo stati più cinici".
Il gol della vittoria porta la sua firma?
"Tutto è nato da una punizione di Giorgi sul secondo palo con Terminello che ha stoppato la palla e me l’ha servita all’indietro. In rovesciata ho trovato il gol più importante della mia carriera".
Ilaria Gallione
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