
Il ’Picco’ gremito in occasione della finale con la Cremonese
Il campionato andato in archivio sarà ricordato per il record di punti realizzato dallo Spezia in Serie B (66), in condizioni societarie critiche, con una rosa ristretta. Un terzo posto miracoloso che si sarebbe potuto tradurre in un’autentica impresa se fosse arrivata la meritata promozione in Serie A.
L’annata calcistica 2024-25 passerà ai posteri anche per l’eccezionale affluenza di tifosi fatta registrare al ‘Picco’, con una media spettatori, considerando solo le partite della regular season, di quasi novemila unità, per un totale di circa 168 mila spettatori. Numeri che crescono se si considerano nel computo le due gare play-off, per una media spettatori di circa 9.100 unità e un totale di spettatori di oltre 192 mila. La partita con più spettatori è stata, ovviamente, la finale play-off Spezia-Cremonese con lo stadio sold-out: 12.244 tifosi sugli spalti. A seguire i match Spezia-Catanzaro play-off con 11.962 presenti, Spezia-Pisa con 10.880 spettatori. In altre quattro gare si è superata la soglia dei 10.000 supporter al ‘Picco’: Spezia-Carrarese (10.354), Spezia-Palermo (10.448), Spezia-Sampdoria (10.220), Spezia-Sassuolo (10.112).
Numeri veramente incredibili se si considera che Spezia ha una delle province più piccole della penisola, a confermare l’attaccamento viscerale degli spezzini verso la squadra dai magici colori bianchi. L’ottima politica dei prezzi praticata dal club aquilotto, in contro tendenza con le tariffe elevate che furono praticate in Serie A che ingenerarono effetti deludenti in termini di affluenza (all’epoca le critiche rivolte anche dal nostro giornale furono cestinate in toto), lo stadio tra i più belli d’Italia e l’eccezionale campionato condotto dagli Aquilotti guidati da mister Luca D’Angelo, hanno determinato un ‘Alberto Picco’ sempre ricolmo di tifosi, perennemente vestito a festa. Un orgoglio per l’intera comunità. Ma non solo.
Grazie alle meritorie iniziative portate avanti con i giovani, attraverso l’impegno nelle scuole, l’età media degli spettatori si è molto abbassata, all’insegna di un ricambio generazionale che “La Nazione” ha sempre sollecitato e la società ha egregiamente fatto proprio. Si pensi che l’età media in curva Ferrovia è stata, nel corso della regular season appena terminata, di 33 anni, mentre in curva Piscina è stata leggermente più alta ma comunque di soli 35 anni. Anche in gradinata si è avuto un sensibile abbassamento dell’età rispetto al campionato precedente: 40 anni la media dell’età degli spettatori nel corso della stagione regolare.
Fabio Bernardini
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