REDAZIONE LA SPEZIA

Gyasi: il rinnovo con lo Spezia e la salvezza

Il suo procuratore Alessandro Benini ha incontrato nei giorni scorsi il direttore Pecini per concretizzare in tempi brevi la trattativa

"Emmanuel Gyasi è un ragazzo unico e irripetibile nel mondo del calcio e non solo. Per lui lo Spezia, La Spezia e la sua gente rappresentano il primo amore". Non lascia adito a dubbi Alessandro Benini, il procuratore dell’attaccante aquilotto, nel descrivere le qualità del suo assistito, per il quale sono peraltro chiare le intenzioni: "Siamo concentrati sul prolungamento del contratto e la conquista della salvezza". "Martedì scorso - spiega a riguardo Benini - ho incontrato al ‘Ferdeghini’ il ds Riccardo Pecini in un contesto assolutamente familiare e di immensa stima reciproca. Abbiamo fatto una sorta di patto di sangue per traguardare insieme il conseguimento dell’obiettivo primario della salvezza in A. E, ovviamente, abbiamo discusso di un rinnovo importante del contratto di Emmanuel, per il quale confidiamo di trovare una sintesi. Ci siamo presi il tempo per concretizzare il tutto. Del resto per Gyasi lo Spezia ha rappresentato l’opportunità di affermarsi nel mondo del calcio e, pertanto, la sua gratitudine nei confronti della città e del club è incalcolabile". Un rapporto idilliaco, dunque, tra le parti. "Personalmente lo Spezia è un club che stimo molto - conferma Benini -, un gioiello per serietà e organizzazione".

Non è poi un mistero che Big Papa sia un beniamino amatissimo dal popolo bianco, non solo per le sue doti tecniche messe in mostra in 135 occasioni tra campionato e Coppa dal 2018 ad oggi, con 22 reti all’attivo (due storiche: quella realizzata il 16 agosto 2020 a Frosinone nella gara di andata dei playoff di Serie B e quella firmata lo scorso 17 gennaio a San Siro contro il Milan) e 17 assist, ma anche per le sue grandissime qualità umane. Scontato, dunque, da parte dei supporter aquilotti il desiderio di vedere Gyasi, incoronato a suo tempo ‘spezzino ad honorem’, vestire ancora per molto tempo la maglia bianca. Una sorta di novella bandiera, capace di incarnare visceralmente lo spirito combattivo sprugolino.

A riguardo Benini precisa: "La società aquilotta ci ha esternato la volontà di mettere Emmanuel al centro del progetto di crescita che sta sviluppando. E ciò non solo per le sue qualità tecniche ma anche per quelle umane, per il ruolo di leader che è capace di rivestire in un gruppo giovane. Ciò detto, abbiamo altresì convenuto che, se dovessero emergere opportunità di crescita professionale per il ragazzo nel corso del prossimo mercato, saranno valutate nella massima serenità. Ma in tal senso, in questo momento, è prematuro parlarne, il calcio va velocissimo, è impossibile fare previsioni, occorrerebbe essere degli indovini. Di questi aspetti ne riparlerà, insieme, a giugno. Ritengo dunque che ora l’obiettivo comune sia quello di continuare a lavorare a testa bassa per la missione salvezza".

Fabio Bernardini