MARCO MAGI
Sport

Aquile, c’è aria di crisi. D’Angelo: "Colpa mia"

Il tecnico non cerca scuse: "Abbiamo giocato male e meritato di perdere". Capitan Hristov ci mette la faccia: "Ci manca la mentalità vincente".

Il tecnico dello Spezia, Luca D’Angelo, non cerca alibi dopo la sconfitta della squadra, battuta nettamente dalla Juve Stabia (foto social Spezia Calcio)

Il tecnico dello Spezia, Luca D’Angelo, non cerca alibi dopo la sconfitta della squadra, battuta nettamente dalla Juve Stabia (foto social Spezia Calcio)

Non cerca scuse, sa che ci sono dei problemi Luca D’Angelo. "Giocato male e meritato di perdere", ha dichiarato subito in sala stampa. "L’unica attenuante è il gol subito in avvio che ci ha messo in difficoltà psicologica, ma la Juve Stabia ha meritato di vincere e non bisogna nasconderci, perché abbiamo giocato male a calcio". Continua con la sua autocritica. "Nel primo tempo male soprattutto in fase difensiva e tutto ciò è colpa mia perché i calciatori hanno dato tutto quel che avevano". Non si vuole nascondere dietro fattori psicologici. "Si tratta di un problema calcistico perché abbiamo interpretato una partita bruttissima; sul 2 a 1 l’avevamo anche riaperta, però, abbiamo subito gol immediatamente, quindi anche dal punto di vista motivazionale non sono stato bravo io a prepararla". Il centrocampo stabiese era molto dinamico. "Ho compiuto delle scelte pensando di poterli affrontare in un determinato modo, mentre in avanti avevo visto bene in allenamento Di Serio e Artistico e ho scelto loro, poi sono contento di come sia entrato Soleri". La gabbia su Esposito ha funzionato. "Non siamo stati bravi a prendere le contromisure. Si è sbagliato tanto e non abbiamo servito gli attaccanti nel modo giusto". Si dice moderatamente preoccupato. "Normale per chi fa il mio mestiere. La preoccupazione deve esserci sempre, dobbiamo invertire questo andamento negativo anche dal punto di vista prestazionale, perché a parte Empoli e sprazzi contro il Catanzaro, non stiamo facendo bene". Parla anche di fiducia. "Mi fido ciecamente dei miei calciatori e so che la nostra squadra quando scende in campo gioca per vincere". Ancora una volta i paragoni con l’anno scorso. "I paragoni nel calcio vengono sempre fatti, fa parte del mestiere, non è possibile preoccuparsi per queste cose, noi ora non siamo ripartiti come si deve, ma abbiamo tutte le possibilità per ripartire e recuperare. La società ha lavorato bene nel mercato, abbiamo una buonissima squadra e le responsabilità di queste prestazioni negative sono da addossare all’allenatore e poi ovviamente a chi scende in campo". Glissa, infine, sulla contestazione, durata davvero poco, dei tifosi. "Ci hanno applaudito per due anni perché facevamo bene, è giusto che ci abbiano fischiato perché stiamo facendo male. Sta a noi ripartire". A proposito, abbiamo visto Wisniewski non andare subito sotto la curva Ferrovia al triplice fischio. "Stava andando negli spogliatoi perché aveva un problema alla spalla, nessun altro motivo". Il capitano Hristov è ancora più critico del tecnico. "Ci manca la mentalità vincente – dichiara il difensore – ne stiamo parlando tra noi e ci stiamo lavorando, spero di rivedere la squadra che conosciamo; non si tratta di un solo aspetto su cui migliorare, dobbiamo lavorare a 360° perché in campo non riusciamo a portare quello che vogliamo e che dobbiamo".

Marco Magi

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