Affrontandosi ’vis à vis’ vincerà il migliore

Va bene, da un lato è anche giusto così. Che le due squadre che si devono giocare la permanenza in Serie A, si affrontino ’vis à vis’, per decidere chi lo meriti di più. Si va addirittura fino al 116’, ma non basta perché lo Spezia non riesce a raggiungere quel punticino che gli servirebbe per restare automaticamente nella massima serie. Difficile pensare che nessuno abbia detto cosa stesse accadendo sull’altro campo, che il Verona, dopo aver raggiunto il pareggio, aveva poi ceduto 3-1 al Milan (solo l’ultimo gol rossonero arriva dopo quello giallorosso). Inutile stare oggi a pensare a quel punticino che manca là, quella vittoria mancata lì o tutte le occasioni in cui lo Spezia (di Gotti e di Semplici) si è fatto inspiegabilmente rimontare nel finale. Così come, pur oggettivamente dispiaciuti di vedere sfumare il pareggio al 90’ per un calcio di rigore occorre fare i complimenti a tutto il gruppo. Intanto per come ha reagito al poker di reti casalingo dello scorso turno, poi alle difficoltà oggettive degli infortunati. Inoltre, andare in vantaggio all’Olimpico, tenere testa alla Roma che sì, aveva nelle gambe e nella testa la cocente delusione della finale di Europa League, ma proprio in quel trofeo voleva approdare a tutti i costi, non è da tutti. E, pur lasciando nelle mani avversarie – come era giusto, anche in virtù dell’andamento positivo iniziale del match – la manovra e il possesso palla, è riuscito a ben figurare. Diverso per il Verona contro chi non aveva obiettivi come il Milan, eppure è andata nello stesso modo. Da questo si deve ripartire: lo Spezia è più forte del Verona, deve solo dimostrarlo coi fatti!

Marco Magi

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