I conflitti dei paesi islamici nell’ultimo libro di Buticchi

Presentato in anteprima nazionale sulla nave Scirocco

Lo scrittore Buticchi

Lo scrittore Buticchi

La Spezia, 7 settembre 2015 - ISPIRATO all’antica leggenda riportata anche da Terenzio e Plinio il Vecchio del meraviglioso edificio dedicato al lucumone Porsenna - re etrusco di Chiusi - ma anche un’analisi dell’Isis. Marco Buticchi, sulla Nave Scirocco davanti al Molo Italia, ha presentato nei giorni scorsi in anteprima nazionale, il suo ultimo libro intitolato ‘Il segno dell’aquila’. Nell’ambito della Festa della Marineria, è stato il presidente dell’Autorità portuale della Spezia Lorenzo Forcieri ad introdurre il romanzo. Come è peculiarità dello scrittore spezzino, le vicende del passato storico e mitico, si intersecano con quelle più contemporanee e così Buticchi fornisce una chiave di lettura dello Stato islamico, studiando la composizione dell’esercito dei ribelli, trattando le fonti di introito che alimentano il califfato, fornendo dati sulle tratte del mercato clandestino di armi, petrolio e reperti archeologici. «Il mausoleo di re Porsenna è scomparso – racconta Buticchi dalle 434 pagine del suo volume - e con lui, oltre alla statua del re sdraiata sul sarcofago secondo i canoni etruschi, anche un cocchio tirato da dodici cavalli e una chioccia con cinquemila pulcini, tutti in oro massiccio». Agli avvenimenti dell’anno 529 a.C. e seguenti, si alternano le concitate e pericolosissime avventure dell’inossidabile coppia composta da Oswald Breil e Sara Terracini, aggiornate al corrente anno. Loro nemico è monsignor Fausto Denagua, 86enne sospeso a divinis, fondatore e gestore della Confraternita della Santa Resurrezione, a capo anche di una multinazionale con sede a Ginevra, con laboratori di ricerche mediche e lussuose cliniche sparse in tutto il mondo. Oswald rapito dai collaboratori di Denagua - che si scoprirà essere anche il cervello dietro a una spaventosa tratta di organi, espiantati da ragazzini rapiti da un commando dell’Isis – e il capo dell’Isis nelle mani dei servizi segreti israeliani, ‘accenderanno’ la vicenda. marco magi