REDAZIONE LA SPEZIA

Vite e destini diversi Ma tutti dirimpettai Studenti e detenuti insieme sul palco

Due giorni al Dialma con lo spettacolo di ’Per Aspera ad Astra’

Vite e destini diversi Ma tutti dirimpettai Studenti e detenuti insieme sul palco

Incontro, sperimentazione, rottura delle barriere e dei preconcetti. Sublimati dalla potenza dell’arte. Per due giorni il centro giovanile Dialma Ruggiero ospiterà la messa in scena di ’Dirimpetto. Sinfonia d’un tratto di strada’: uno spettacolo teatrale che vedrà in scena i detenuti del carcere Villa Andreino insieme agli studenti del laboratorio ’No Recess! Niente intervallo’, con la direzione artistica di Scarti-Centro di produzione teatrale d’innovazione.

È approdato e si è realizzato anche alla Spezia il progetto in corso in 15 case circondariali italiane dal nome manifesto, che continua dopo gli esiti felici degli anni passati: ’Per Aspera ad Astra-Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza’. L’ispirazione è quella dell’esperienza ultratrentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, da cui è nata una rete che opera nelle carceri condividendone approccio e metodologia di intervento. Lavoro dietro le sbarre usando la cultura per il reinserimento: un piano nazionale sostenuto da Acri e da undici fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Carispezia. Ma perché ’Dirimpetto’? Il titolo riflette la posizione fisica di due edifici che sorgono in via Fontevivo al loro interno si alternano persone poco distanti fisicamente, ma con aspettative e destini completamente diversi, studenti e detenuti. Da qui l’idea, scaturita dalla volontà di fare incontrare e interagire questi due gruppi in una zona franca delimitata dal palcoscenico. Avvicinamento, integrazione, condivisione: fasi – non prive di difficoltà e un briciolo di paura – che hanno portato gli oltre 60 protagonisti dietro un ideale sipario. "Hanno capito che quella era un’occasione unica ed irripetibile per fare un lavoro artistico insieme". A raccontarlo è Enrico Casale, regista e direttore artistico del percorso "Per Aspera ad Astra". "Sono due mondi separati, tutto è fremente – racconta alla vigilia –, i detenuti e gli studenti non vedono l’ora di conoscersi, con tutte le accortezze che ci siamo premurati di avere e con le regole di comportamento fissate per avere un luogo di lavoro gioioso, ma rispettoso delle regole e dei rapporti umani".

Centrale anche il lavoro della direttrice del carcere Maria Cristina Bigi e della dirigente scolastica Sara Cecchini. ’Dirimpetto’ andrà in scena domani e domenica con due repliche giornaliere, previste alle 18.30 e alle 21.15; ingresso 5 euro, per prenotazioni: 333 2489192, anche su WhatsApp. Inoltre, domenica alle 11.30, sempre al Dialma Ruggiero, si terrà un incontro aperto al pubblico sul tema ’Teatro-Carcere-Comunità’: una riflessione sul rapporto tra teatro, territorio e inclusione sociale ed i progetti che promuovono questi percorsi, preceduto dalla dalla visione del documentario "Tutto quel che sono-Un percorso teatrale nel carcere della Spezia" di Rocco Malfanti, testimonianza del percorso svolto nell’ambito della quarta annualità di ’Per Aspera ad Astra’.

Chiara Tenca