Varianti Omicron, possibile l’ondata autunnale

Le varianti Omicron 4 e 5 sono la preoccupazione del prossimo autunno. Il motivo lo spiega il professore Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova – "Perché sembrano evadere l’immunità prodotta dai vaccini anti-covid e anche l’immunità di chi ha già avuto l’infenzione". Per l’esperto insomma bisogna porsi, ma senza cadere "nel terrorismo delle varianti" il problema di una eventuale ondata d’autunno e preparasi a rifare una nuova dose di vaccino aggiornato, dalle case farmaceutiche, alle nuove forme in circolazione. E la somministrazione del booster non dovrà riguardare unicamente persone anziane e fragili, ma tutta la popolazione. "Tutti dovremo fare il richiamo pre-invernale – ha aggiunto infatti Bassetti – ma niente obbligo stavolta. Io sono sempre dell’idea che a questo punto, fatta la prima base di immunità anche con green pass, obblighi e quant’altro, a settembre - ottobre dovremmo essere bravi a convincere le persone a fare il richiamo. Non credo che sia il caso di parlare di obbligo, però è certo che questa variante Omicron che evolve sicuramente può essere nel futuro un problema". Secondo l’infettivologo del San Martino è da raccomandarsi anche la vaccinazione anti-covid per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni – "Credo che sia un’opportunità. Per i bambini molto piccoli già è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale, figurarsi se non lo dovrebbe essere quella per il Covid... E comunque questo rimane sempre un argomento da discutere con il proprio pediatra. E quindi ogni genitore prenderà la decisione. Certamente non si può parlare di obbligo ma la possibilità di vaccinazione anti-Covid dovrebbe essere ampliata".