Il Gruppo Valdettaro, poliedrico complesso aziendale con cuore pulsante nel golfo della Spezia e regia in capo al dottor Ugo Vanelo, porta a compimento il progetto di allargare gli orizzonti operativi in Sardegna, dando vita – a Cala Saccaia i provincia di Olbia – ad un nuovo cantiere navale, strutturato per corrispondere ai bisogni manutentivi dei superyacht, da 30 e 50 metri. Il processo di crescita era stato annunciato prima dell’emergenza Covid-19; stoppato dalla stessa, è ripreso con determinazione seguendo il disegno di puntare sulla nautica dell’élite e sulle potenzialità della Costa Smeralda che, da meta ambita estiva delle crociere vip, anche così consolida la sua l’attrazione nel corso di tutto l’anno, come nuova frontiera del refit che fa perno sull’offerta del Cipnes (Consorzio industriale provinciale del nord est della Sardegna) di cui il Gruppo Valdettaro diventa elemento di punta.
Ieri sera il taglio del nastro, alla presenza, fra gli altri, del direttore generale del Cipnes Aldo Carta e del sindaco di Olbia Settimo Nizzi. Strette di mano, felicitazioni e gratitudine ad Ugo Vanelo per la nuova linfa immessa nel tessuto industriale-turistico e sociale dell’area strategica. L’investimento si attesta attorno a 10 milioni di euro; l’occupazione diretta del cantiere è di 10 persone con un indotto che già, nella fase di rodaggio durata un anno, è stato fonte di lavoro per un centinaio di operatori. Dopo la qualificazione del porto turistico della Marina del Fezzano con la cornice dello yacht club e il consolidamento delle mission dei cantieri navali Valdettaro alle Grazie (vocato in particolare al restyling delle barche d’epoca) e Canaletti nella darsena Pagliari (con offerta manutentiva ad ampio raggio), il Gruppo Valdettaro rilancia sul target più alto della nautica.
Abbiamo chiesto all’amministratore delegato Ugo Vanelo di ’scattare’ un’istantanea della nuova realtà.
"Il cantiere si estende per circa 60mila metri quadrati tra piazzale e capannoni, con due travel lift e un carrellone fino a 100 tonnellate. E’ stato progettato ricercando i più alti standard di qualità e sicurezza, con ricorso alle più moderne tecnologie. Già Service Point Baglietto per la Sardegna e la Corsica dopo un solo anno di attività, rappresenta per il Gruppo un significativo passo nel settore della nautica di lusso".
Perché lo sbarco in Sardegna?
"L’abbiamo scelta non solo per la sua bellezza paesaggistica e il prestigio che gode nel mondo nautico, ma anche per la sua posizione strategica che permette un facile accesso ai mercati internazionali".
L’operazione non era possibile alla Spezia?
"Nel Golfo della Spezia non ci sono altri spazi per andare oltre un’offerta già importante e qualificante. Intanto cresce il numero dei superyacht e quindi dei loro bisogni manutentivi. La Sardegna, già classica meta estiva, ha grandi potenzialità da esprimere in campo industriale, anche attraverso la nostra presenza".
Corrado Ricci