La sfida di Ilaria: "Sulle Ande per aiutare i bambini"

"Mi chiedo se tutto questo ne valga la pena, per fortuna questi momenti durano poco e la determinazione torna sempre a indirizzarmi sulla giusta strada"

Ilaria Ferrari in Bangladesh

Ilaria Ferrari in Bangladesh

Arcola (La Spezia), 28 novembre 2018 – Un trekking tra le Ande peruviane per aiutare i bambini malnutriti: è l’obiettivo di Ilaria Ferrari, arcolana di ventidue anni e un bagaglio di esperienze nel sociale da far accapponare la pelle. Laureata col massimo dei voti in Relazioni Internazionali e francese alla Kingston Univeristy di Londra dove ha ricoperto il ruolo di presidente del gruppo di Amnesty International, questa ragazza arcolana dal ‘pallino’ della solidarietà, ha al suo attivo anche un master in Diritti Umani alla University College of London, lo stesso ateneo da dove sono usciti sedici premi Nobel.

Conoscevamo la giovane ragazza già l’anno scorso quando, tramite change.org e il nostro giornale, aveva attivato una petizione contro l’abbattimento delle caprette della Palmaria. Da allora Ilaria è stata tre mesi in Bangladesh per un progetto di formazione delle popolazioni locali e adesso si è posta un nuovo obiettivo di volontariato: una raccolta di fondi per un progetto in Perù. Il primo step è quello di raggiungere 550 sterline  entro il 6 dicembre, la differenza potrà poi essere raccolta nei mesi successivi. «In Inghilterra va molto ingaggiare ragazzi giovani per organizzare raccolte fondi per svariate organizzazioni – spiega Ilaria direttamente da Londra – questa sfida sarà quella di fare una settimana di escursione tra i paesaggi Inca del Perù. L’idea legata a questo obiettivo è quella di farsi sponsorizzare dalla gente. Al tempo stesso, oltre ad essere un segno di supporto nei miei confronti, viene fatta una donazione per una buona causa, e tutti ci guadagnano. Nel mio caso i soldi raccolti sono diretti ad Action Against Hunger, un’organizzazione globale che si occupa di combattere la malnutrizione e aumentare i livelli di salute dei bambini». Ilaria partirà il prossimo agosto per nove giorni: due di viaggio, quindi l’adattamento al nuovo ambiente, in quanto arriveranno ad altezze importanti anche di tremila metri, e sei giorni di trekking tra le Ande peruviane. Ogni ragazzo che partecipa raccoglierà una somma che va dalle 2500 alle 2800 sterline.

Determinazione, volontà di aiutare il prossimo e alcune volte il dubbio di non essere compresi, ma che svanisce subito:  «Mi sento spesso come un salmone che risale un torrente, controcorrente, contro tutti. Nei momenti di sconforto– conclude Ilaria – mi chiedo se tutto questo ne valga la pena, se non sto nuotando contro una corrente difficile da sconfiggere. Per fortuna questi momenti durano poco e la determinazione torna sempre a indirizzarmi sulla giusta strada. Io non mi fermo, così come tanti altri volontari e attivisti nel mondo. Non siamo soli, tutti uniti possiamo fare la differenza! E sono anche piccoli progetti come questo che possono portare un cambiamento e migliorare la vita di tanti bambini nel mondo».

Per chi volesse saperne di più sul progetto, per informazioni e donazioni si può visitare il sito https://machu-picchu-trek-2019.everydayhero.com/uk/ilaria-s-matchu-picchu-challenge.

Cristina Guala