Simone, il ragazzo che balla coi lupi: "Ecco dove vivono e come si comportano"

Giosso, a soli 19 anni, è uno dei pochi ad aver immortalato questi animali in Val di Vara

Simone Giosso (Foto Frascatore)

Simone Giosso (Foto Frascatore)

La Spezia, 17 febbraio 2019 - Uno studente con la passione per la fotografia naturalistica che, negli ultimi tre anni, ha deciso di approfondire lo studio sul lupo anche attraverso il fototrappolaggio collaborando con un’associazione dal nome ‘Io non ho paura del lupo’. Il protagonista della storia è Simone Giosso, uno dei pochi (se non l’unico) a essere riuscito a scattare immagini della specie in Val di Vara.

Per farlo, però, ha dovuto attendere parecchio tempo: cinque anni in tutto. Osservandoli e facendo ricerca, oggi il diciannovenne residente a Scurtabò (Varese) può fare un quadro della situazione a livello locale e affrontare il tema delle tecniche di difesa, utili a chi ha delle aziende agricole.

«Un minimo sono aumentati, nel senso che ci sono svariate coppie sul territorio. Ma c’è da dire che i predatori non saranno mai troppi o troppo pochi: si autoregolano. Si riproducono se hanno abbastanza cibo per garantirsi la vita – entra nel dettaglio –. Molti si spostano dall’Emilia alla Liguria, alla Toscana. Insieme all’associazione giro il più possibile nei boschi sperando di trovare feci, marcature o resti di animali morti per analizzarli». Niente di invasivo, la ricerca è circoscritta. Non li disturba.

Al tempo stesso, però, gli abitanti dei paesi e gli agricoltori subiscono danni dalla specie e i contatti diretti con animali selvatici aumentano: non troppo di rado si avvicinano alle loro case e… alle greggi. «Passano da sempre in mezzo alle case, in particolare quelli solitari – riprende Giosso –. Non conoscendo la zona si perdono e, dove vedono che possono reperire facilmente delle prede, entrano in azione. Dagli allevatori non sono ben visti ma per risolvere il problema è necessario che le aziende agricole si aprano a tecniche di prevenzione (quindi, cani e recinzioni)». Anche perché il lupo è furbo, si adatta. Ma davanti all’uomo, se non viene aggredito o se è molto giovane, curioso, e quindi si ferma un attimo per capire chi e cosa ha davanti, scappa sempre.

Giulia Tonelli