Processo Corini, spunta un nuovo testimone

Dichiarazione spontanea di Giuliana Feliciani: "Ero con lui il 29 settembre 2015". Il pm Monteverde si è riservato di ammetterlo

Migration

Ultime battute per ascoltare i testimoni nel processo Corini in Corte di assise, che ha ormai superato i due anni. Il presidente Gianfranco Petralia avrebbe voluto emettere la sentenza prima della pausa estiva, ma l’emergenza coronavirus ha stravolto i piani, con molte udienze nel periodo del lockdown che sono saltate. Si arriverà all’autunno. Al momento si procede a ’porte chiuse’, senza il pubblico che invece partecipava sempre attivamente a sostegno di Marzia Corini, accusata di avere ucciso il fratello sedandolo con una dose letale di midazolam. Nell’udienza di ieri è stato ascoltato lo psicologo Ciro Conversano di Pisa, chiamato dalla difesa per spiegare alla Corte in quale stato si trovasse Marzia prima e dopo la morte del fratello. Hanno testimoniato anche il professor Enrico Marzaduri e il geometra Roberto Paganini per Giuliana Feliciani, che deve rispondere di falso, occultamento di testamento e circonvenzione di incapace. Proprio Giuliana Feliciani ha fatto una dichiarazione spontanea dopo che Valentina Antonini e Luigi Alibrandi, suoi legali di fiducia, hanno chiesto di poter inserire un nuovo testimone. Fabrizio Ricci, la persona con la quale la Feliciani sarebbe stata il 29 settembre 2015 a Fosdinovo, come testimonierebbero anche le celle telefoniche agganciate dai suoi due cellulari. La circostanza è emersa con la testimonianza del geometra Paganini, perché anche lui avrebbe dovuto essere presente quella mattina per vedere la casa di Ricci, ma poi non era andato. Questo perché, secondo l’accusa, la Feliciani sarebbe stata invece in un altro luogo per l’occultamento del testamento. Il pubblico ministero Luca Monteverde ha chiesto il tempo di verificare la richiesta prima di esprimere il proprio parere. La Corte deciderà il 29 giugno, alla prossima udienza in cui sarà ascoltata l’avvocato Roberta Fiorella, dopo il parere del pm.

Rispondendo alle domande dell’avvocato Anna Francini, difensore della Corini, Conversano ha ricordato come Marzia gli scrisse in una mail: "Mio fratello morirà presto, resterò per un po’, non voglio avere sensi di colpa". "Avrebbe voluto morire lei – ha detto lo psicologo – l’assunzione peggiore della colpa".

E dopo il decesso: "Era in un vortice emotivo per la morte del fratello, io ho cercato di darle indicazioni per farla stare un po’ meglio". E nel rapporto con la madre, Marzia aveva scritto: "Un’estranea di cui ho pena".

Si è anche parlato della telefonata a Susanna Cacciatori: "A me Marzia non ha mai detto di avere ucciso il fratello. Si è trattato di autolesionismo, le persone si fanno male in tanti modi".

Il professor Enrico Marzaduri ha riferito sul processo del G8, dove lui era stato chiamato da Marco Corini a difendere Salvatore Gava. Ha detto di avere visto anche Giuliana Feliciani, in un’occasione erano anche andati a pranzo insieme. Il pm Monteverde, però, ha eccepito che sarebbe stata presente solo in alcuni interrogatori in fase di indagini, non in udienza preliminare e nella fase dibattimentale.

Massimo Benedetti