Naufragio Norman Atlantic, Giacomazzi rischia 9 anni

La Procura di Bari ha chiesto la stessa condanna per armatore e noleggiatore A tutti e tre è stata contestata anche l’accusa di omicidio plurimo aggravato

Il comandante cadamoto, ora 70enne, Argilio Giacomazzi

Il comandante cadamoto, ora 70enne, Argilio Giacomazzi

Cadimare (Spezia), 2 dicembre 2022 - Da moltissimi fu considerato un eroe, ribattezzato anti-Schettino per essere rimasto fino all’ultimo a bordo della sua nave, a fuoco e alla deriva nell’Adriatico, per mettere in salvo i passeggeri e l’equipaggio. Fu una tragedia immane, il naufragio della Norman Atlantic avvenuto a largo delle coste albanesi dell’Adriatico nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014. Persero la vita 31 persone (con 64 feriti). E le azioni di Argilio Giacomazzi, comandante cadamoto oggi 70enne, assursero subito a esempio di cultura marinaresca in un Italia ancora scossa per i fatti della Costa Concordia. A poche settimane dall’ottavo anniversario del naufragio, la Procura di Bari ha tirato le somme, chiedendo una pesante condanna anche per il comandante spezzino. I pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano, al termine di una requisitoria durata due giorni, hanno chiesto la condanna a nove anni per Giacomazzi, e la stessa richiesta è stata presentata anche per Carlo Visentini, legale rappresentante della società Visemar di Navigazione, armatrice della Norman Atlantic, e per Ioanni Vardinogianni, rappresentante legale della Anek lines, noleggiatrice del traghetto. Per i tre, che rispondono di naufragio e omicidio plurimo colposo con l’aggravante della colpa cosciente, i due pm hanno avanzato anche la richiesta d’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Complessivamente, la Procura barese ha chiesto 23 condanne – a pene comprese tra nove anni e tre mesi di reclusione – e un’assoluzione. Per i reati di naufragio e omicidio plurimo, i pm hanno chiesto la condanna a 8 anni per Georgios Katsavenaki, legale rappresentante della Anek, e Pavlos Fantakis, supervisore a bordo della stessa azienda; 7 anni sono stati chiesti invece per Gianluca Assante primo ufficiale di Macchina, e Antonio Gadaleta, elettricista di bordo, e 6 anni per Luigi Iovine, primo ufficiale e responsabile della sicurezza a bordo. Per tutti loro i pm hanno chiesto l’interdizione perpetua. Per alcuni membri dell’equipaggio, accusati di omicidio colposo per alcuni dei decessi, è stata avanzata la richiesta di condanna a pene che vanno dai quattro ai tre anni di reclusione. Per altri quattro membri dell’equipaggio la Procura, invece, ha chiesto le condanne fra tre mesi e tre anni di reclusione per le sole contravvenzioni del codice della navigazione. I pm hanno inoltre fatto istanza per la condanna delle due società imputate al pagamento di sanzioni pecuniarie, quantificate in 400 mila euro per Visemar (con l’attenuante di aver risarcito le vittime; ndr) e 600mila euro per Anek. Nella stessa udienza sono state depositate anche le richieste delle parti civili. Le prossime udienze, fissate per il 14 e il 21 dicembre, vedranno l’arringa dei difensori del comandante Giacomazzi e del gruppo Anek.