"Movida: telecamere e isole acustiche a spese dei locali"

Il Comune propone un ‘patto’ ai gestori del centro

Movida estiva (foto di archivio)

Movida estiva (foto di archivio)

La Spezia, 10 agosto 2018 - Nente  di nuovo. Si sa, il centro storico cittadino negli ultimi anni è particolarmente frequentato grazie al ‘fiorire’ di pubblici esercizi. Bar, enoteche, pub che invogliano residenti e turisti a trattenersi per le vie o fino a tarda sera, consentendogli di usufruire di servizi molto apprezzati dagli amanti della vita notturna. Ovviamente non sono mancate le polemiche di residenti e commercianti esasperati dalle ripercussioni negative legate al fenomeno ‘movida’. Per queste ragioni l’assessore al commercio, dopo diversi incontri con i tre principali esercizi interessati, ha lavorato a un protocollo d’intesa tra Comune e titolari dei pubblici esercizi delle aree più critiche. Quindi all’interno «della zona delimitata dalle vie Mazzolani, Unione, del Prione, Magenta, piazza Beverini, corso Cavour».

La criticità rilevata da palazzo civico riguarda l’aumento di lamentele formalizzate in esposti per la rumorosità ritenuta disturbante. A confermarlo, Lorenzo Brogi: «Abbiamo fatto dei rilievi fonometrici e abbiamo scoperto che nelle ore notturne ci sono picchi fino a 70 decibel, quando il limite è di 45». Una ragione che lo ha spinto a trovare una soluzione in comune accordo per limitare episodi di disturbo al vicinato stilando nuove prescrizioni (ancora tutte da confermare, non è un’ordinanza restrittiva) per contenere la diffusione di musica e di conseguenza lo stazionamento di avventori in specifiche zone. Nel documento l’amministrazione tiene a precisare la sua intenzione a «garantire la libertà di apertura degli esercizi commerciali, che costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale ma ammette vincoli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali».

Un obiettivo  che si prefissa lo stesso Brogi, che dice: «Il nostro obiettivo è cercare di limitare questi problemi nel minor tempo possibile e in comune accordo: prossimamente organizzeremo altri incontri con la speranza di poterci muovere tra l’autunno e l’inverno». Dopo diversi incontri coi i titolari dei locali interessati, l’assessore ha cercato di trovare una via di mezzo per accontentare varie fasce cittadine (residenti, consumatori, esercenti).

La regolamentazione stilata nero su bianco è articolata in diversi punti. Il primo prevede di predisporre a spese ai titolari degli esercizi delle isole acustiche nelle aree di pertinenza e adiacenti ai locali installando pannelli-vele fonoisolanti, il secondo di esporre «avvisi e indicazioni sulle norme di convivenza civile, buona condotta e contenimento delle emissioni sonore e sanzioni previste per il disturbo alla quiete pubblica e la violazione delle norme a tutela dell’igiene, patrimonio artistico, culturale e ambientale», il terzo di installare sistemi di rilevazione immediata di superamento dei limiti acustici, il quarto di dotarsi di telecamere nelle pertinenze del pubblico esercizio e garantire la presenza di mezzi di soccorso nelle vicinanze dei locali. In questo contesto il Comune si rende disponibile a ideare una campagna pubblicitaria sulle norme di buona condotta regole, controlli e prevenzione nonché a installare negli spazi pubblici non di pertinenza dei locali i panelli-vele fonoisolante.

Giulia Tonelli