Marinella, sequestrata la spiaggia Indagati due tecnici della Regione

Attimi di tensione in Comune a Sarzana durante il Consiglio. Il sindaco Ponzanelli ha chiesto lumi in Procura. E il Pd punta il dito contro la gestione del ripascimento: "Sperperati centinaia di migliaia di euro"

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Il polverone era nell’aria ma si pensava fosse dovuto soltanto alla sabbia un po’ troppo stagionata dopo anni di attesa. Invece quell’aspetto scuro, granuloso e all’apparenza inadeguato al ripascimento della rena ha fatto scattare le indagini dei carabinieri forestali del gruppo della Spezia, oltre che di Arpal. E ieri mattina è arrivata la clamorosa decisione di sequestrare lo spiaggione di Marinella, al centro di un progetto contestatissimo di ripascimento incaricato da Regione Liguria. Nel registro degli indagati sono finiti anche due tecnici della Difesa del suolo regionale che hanno seguito il procedimento.

In municipio a Sarzana sono caduti dalle nuvole e la situazione ha avuto attimi di tensione nel corso del Consiglio comunale già convocato nel pomeriggio. Il sindaco Cristina Ponzanelli ha spiegato di aver immediatamente chiesto alla Procura delucidazioni sulla vicenda della quale l’ente è rimasto all’oscuro fino a quando è iniziato il passaparola dei passeggiatori del tratto libero di litorale che hanno visto spuntare i cartelli di sequestro e porre i nastri di divieto di accesso in alcuni punti. A far scattare l’indagine sono state le lamentele sollevate nei giorni successivi all’inizio del ripascimento previsto dalla Regione Liguria. Temi ai quali La Nazione ha dato ampio spazio, evidenziando i punti di vista critici, ma anche dando voce alle amministrazioni. Il piano era quello di utilizzare 30 mila metri cubi di sabbia prelevata dai dragaggi del tratto focivo del fiume Magra fatti nel 2015 e da allora in giacenza in un’area di stoccaggio vicino al ponte della Colombiera sul confine tra i territori di Sarzana e Ameglia. L’ente regionale ha finanziato con 600mila euro l’operazione iniziata a marzo e ormai terminata. Inizialmente la posa del materiale ha scatenato le polemiche dei cittadini e del mondo social, che lamentavano l’eccessiva densità della sabbia, molto simile a terra. E anche l’opposizione politica ha sferrato duri attacchi, non ultimo quello di ieri in Consiglio comunale. Ma negli ultimi giorni l’aspetto del litorale sembrava decisamente migliorato. Nel frattempo però la Procura della Spezia ha avviato un’indagine sul ripascimento coordinata dal pubblico ministero Maria Pia Simonetti e svolta dal nucleo di polizia ambientale dei carabinieri forestali della Spezia (Nipaaf). L’ipotesi sulla quale sono in corso accertamenti parte dalla necessità di verificare se la sabbia utilizzata fosse non conforme alle caratteristiche del litorale sarzanese e possa quindi configurarsi un danno ambientale. Dalle analisi effettuate da Arpal, sia sulla spiaggia che nell’area di stoccaggio, è emerso che la granulometria del materiale non sarebbe quella consentita dalla legge per il sito in cui rientra il territorio di Marinella, sottoposto a vincolo paesaggistico. Il ripascimento infatti si svolge nel tratto di spiaggia libera del comune di Sarzana posta all’interno della Rete Natura 2000, quindi in una zona speciale di conservazione (Zsc). La struttura commissariale di Regione Liguria, al pari del Comune di Sarzana, sta predisponendo gli atti per conferire il mandato ai propri legali: l’obiettivo è ottenere l’immediata revoca del provvedimento definito da entrambi gli enti "sproporzionato rispetto alla portata delle indagini in essere". Ovviamente Comune e Regione hanno ribadito la propria disponibilità a collaborare con gli inquirenti, convinti di poter chiarire quanto prima questa vicenda, così come siamo certi faranno i due dipendenti della Difesa del Suolo regionale che risultano ad oggi indagati.

Immediato anche l’intervento critico del Partito democratico di Sarzana. "Complimenti davvero a Regione e Comune di Sarzana – questa la reazione a caldo –, domani è il Primo Maggio e tra un mese inizierà la stagione. Adesso i balneatori, gli esercenti e i frequentatori di Marinella oltre ai contribuenti di cui si sperpera il denaro sanno chi ringraziare. La spiaggia di Marinella torna a essere il paradigma di come viene amministrata male Sarzana. E oggi centinaia di migliaia di euro sono stati sperperati sull’arenile a ridosso della stagione balneare".

Massimo Merluzzi