Marciapiedi, mancano gli scivoli "Grave limitazione della libertà"

Grido d’allarme di Aniep nella giornata dedicata alla disabilità. Mappa delle criticità di città e periferia. L’assessore Cimino: "In cantiere un progetto da 7 milioni di euro per mettere a norma i percorsi pedonali"

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Muoversi con un passeggino oppure spingere la carrozzella con una persona disabile diventa, se ti muovi in città, una sorta di corsa a ostacoli. Gli attraversamenti pedonali finiscono contro i marciapiedi rialzati e le fermate dei bus spesso finiscono per essere delle trappole da cui uscire non è sempre facile. Figurarsi se si viaggia su una carrozzella. E la situazione nella periferia non è migliore. Oggi nella giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità queste barriere assumono l’aspetto di una beffa. La legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche risale addirittura al 1989. Da quella data di anni ne sono passati parecchi, ma di strada in questo senso ne resta ancora molta da fare. A sollevare il problema è Franco Cirillo (foto in basso), presidente dell’Aniep ( associazione nazionale che si occupa delle difesa dei diritti delle persone disabili) che a Spezia, a più riprese ha sollevato la questione. "Faccio qualche esempio per renderci conto del problema – spiega Cirillo – In corso Cavour ci sono tratti in cui non ci sono scivoli per accedere al marciapiede. In piazza Verdi non c’è un cartello che indichi che di fianco alla fontana c’è uno scivolo. E non ne troviamo neppure venendo da piazza Europa in 80 metri. E che dire della Chiappa basta andare in via Ghiara e via Genova. Nel quartiere su 30 attraversamenti 20 sono con lo scalino". Altro punto critico via XXIV Maggio: la fermata del bus. "Se ti ripari sotto la pensilina e sei disabile non accompagnato – aggiunge Cirillo – rischi di rimanerci un giorno intero". E prosegue – "Questo comporta ovviamente una gravissima limitazione della libertà personale e un umiliante senso di inferiorità, di dipendenza nei confronti di chi presta aiuto. Il diritto alla mobilità è infatti centrale in ogni progetto di inclusione. Ecco perché c’è la necessità di coinvolgere tutte le parti sociali interessate per rendere la città aperta a tutti...". Problemi e aspettative che abbiamo girato all’assessore ai lavori pubblici di Spezia, Pietro Antonio Cimino (foto in altro a destra) che coglie la palla al balzo per ricordare che gli attuali lavori di ripristino dei marciapiedi avvengono già seguendo la legge e dunque prevedendo l’abbattimento delle barriere architettoniche. "Certo di lavoro ne resta da fare ma un mese dopo le elezioni abbiamo incontrato il presidente Cirillo che ci aveva esposto alcune criticità in appartamenti che si trovano in piazza Brin, via Napoli e Venezia e ci siamo attivati per realizzare dei montascale e scivoli esterni per permettere alle persone di uscire di casa. Per quanto riguarda i marciapiedi il problema è più complesso ma lo stiamo affrontando. Intanto quelli in fase di rifacimento in città sono tutti realizzati con accessi per disabili. In cantiere abbiamo un progetto di 7 milioni di euro che coinvolge anche la periferia e dove è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo già fatto il computo della spesa e siamo in fase di richiesta di finanziamento che inoltreremo alla Regione. Ma non è esclusa la nostra partecipazione a un bando che rientra nel Pnrr o ministeriale".

"Intanto abbiamo ottenuto un finanziamento dal Pnrr per la realizzazione di due palestre e una piscina – aggiunge Cimino – di cui una piscina (1.700.000 euro) e una palestra (2.400.000 euro) da realizzare vicino al PalaMariotti ed entrambe accessibili ai disabili.

Anna M. Zebra