Maltempo. "Sembra una cosa da fantascienza". Lo sgomento nel paese di Ortonovo

Almeno sei le case inagibili dopo il passaggio della tempesta che in pochi minuti ha sollevato tetti Nella piana scoperchiato il centro sportivo e altre strutture. Chiusa per verifiche l’area archeologica

Ortonovo, il vento ha letteralmente sollevato un tetto depositandolo a terra

Ortonovo, il vento ha letteralmente sollevato un tetto depositandolo a terra

Luni (La Spezia), 19 agosto 2022 -  «Sembrava una cosa da film di fantascienza". Così, trovandosi di fronte a uno scenario post apocalittico, ieri mattina, a seguito della tromba d’aria che si è abbattuta violentemente a cavallo tra la Liguria e la Toscana – provocando ingenti danni nelle zone costiere e costando la vita a una donna a Carrara che è rimasta schiacciata sotto un albero divelto nel parco la Malfa – una residente a Ortonovo paese ha commentato quel fenomeno così spaventoso che non ha risparmiato il comune di Luni dove, a poche da quella breve ma intensissima tempesta, la conta dei danni può essere definita "elevatissima e generalizzata" al punto da richiedere lo stato d’emergenza.

«Quello che è accaduto a Ortonovo è una tragedia – ha commentato il primo cittadino Alessandro Silvestri –. La situazione più grave è quella che si è verificata in paese, nei pressi di vicolo Chiasso. Come era accaduto nel 2015 lì si è verificata la caduta di numerose tegole, ma in più un tetto è stato sollevato dalla propria abitazione e traslato di qualche metro, riposizionandosi al confine con un’altra abitazione".

Sono 6 le abitazioni che almeno sino a ieri sera sono state dichiarate inagibili nel comune di Luni e 12 le persone che quindi hanno dovuto lasciare la propria casa per essere ospitati da amici e parenti. Tantissime le tegole che sono state sollevate dai tetti delle abitazioni dei residenti di qualsiasi frazione di Luni e scaraventate sull’asfalto, i cartelli abbattuti, le auto danneggiate, i tronchi caduti e gli alberi sradicati. Lo spazio Made e la segheria commerciale Graniti: questi i due edifici scoperchiati in via Sette Quartieri, così come il centro sportivo di Luni Mare.

Nell’area archeologica di Luni la tromba d’aria ha invece divelto alcune tettoie, un grande albero e danneggiato altre strutture, come il container che funge da biglietteria, tanto che per consentire le verifiche tecniche, la messa in sicurezza dei percorsi e del patrimonio culturale danneggiato, il museo e l’area archeologica resteranno chiusi almeno sino al 22 agosto.

«Nella mattina odierna il comune di Luni è stato interessato da un improvviso evento calamitoso assimilabile a una tromba d’aria – si legge nel provvedimento sottoscritto dal sindaco Alessandro Silvestri in cui viene richiesto lo stato di emergenza – che in poco tempo ha causato gravissimi danni in tutta l’area comunale colpendo edifici industriali, centri sportivi e private abitazioni". Arrivata poi la quiete dopo la tempesta, nelle prime ore del pomeriggio, c’è chi nel proprio giardino, come alcuni abitanti di Dogana, ha visto arrivare il tetto della cantina dei propri vicini e lo racconta incredulo e ancora un po’ turbato agli amici, chi è intento a rattoppare cancelli e staccionate e chi sta aspettando con trepidazione l’arrivo dei muratori per ripristinare le tegole dai propri tetti. Non si riescono neppure a contare le parabole che si sono storte o addirittura staccate dalle abitazioni, così come le insegne cadute e i cornicioni ceduti.

Ci sarà un gran da fare a Luni nei prossimi giorni. E tra le vie del paese quello che si respira – tra i tantissimi cittadini che con un sole caldo ma incerto hanno deciso di passeggiare e osservare quanto madre natura sappia essere matrigna – è il sollievo di chi sa che oltre ai danni materiali, seppur di grande entità, non siano venute a mancare vite umane, ma anche l’apprensione plausibile per ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore. "Un enorme grazie ai carabinieri che primi hanno compreso la gravità della situazione allarmandoci repentinamente, alla protezione civili e a tutti coloro che si adoperano per ripristinare una situazione di pseudo normalità – ha concluso Alessandro Silvestri -. Lo scorso dicembre, a seguito dell’alluvione di settembre 2021, abbiamo stanziato 100 mila euro per effettuare un intervento diffuso di potatura su tutto il territorio comunale, con l’ausilio di una perizia di un agronomo. Quei lavori sono stati conclusi a giugno e con ogni probabilità quell’intervento urgente ha contribuito a limitare i danni".