Madre e figlia investite sull’Aurelia. Scatta la petizione: "La strada è pericolosa"

Quarto incidente in tre mesi. Appello a Comune, Provincia e Regione

Soccorritori in azione (foto di repertorio)

Soccorritori in azione (foto di repertorio)

Riccò del Golfo (La Spezia), 3 gennaio 2019 – Due donne investite da un’auto mentre attraversano la strada. È accaduto ieri attorno alle 9.30 a Riccò del Golfo, lungo la statale Aurelia: sfortunate protagoniste, un’anziana ottantenne con la figlia cinquantenne, entrambe trasportate al pronto soccorso del Sant’Andrea in codice giallo dai militi della Croce Rossa. La dinamica è in fase di accertamento da parte dei carabinieri, di certo però l’episodio di ieri – il quarto incidente negli ultimi tre mesi – ha rinfocolato la protesta degli abitanti circa la pericolosità della statale che attraversa il borgo: un’asse attorno al quale si sviluppano gran parte delle attività commerciali del paese, che viene spesso e volentieri affrontato a velocità sostenuta dagli automobilisti.

Per questo, dai ieri, sta già circolando nei negozi del paese una petizione, indirizzata a Comune, Provincia e Regione, per chiedere provvedimenti contro il "mancato rispetto dei limiti di velocità, il mancato rispetto della nostra incolumità".

"Investiti in pieno giorno mentre facciamo la spesa! Parte l’aggiornamento del bollettino di guerra 2019", inizia così la raccolta firme che ben presto coinvolgerà i cittadini riccolesi. "L’Aurelia non può continuare a essere una pista per le corse su strada, né un campo di battaglia le cui vittime vivono o lavorano nel comune di Riccò del Golfo. Abbiamo sentito dire anche troppo chiaramente che le regole dell’Aurelia sono a carattere nazionale, che il Comune non ha competenza, ma chiediamo che il Comune si assuma questa competenza e la responsabilità. Quante famiglie – incalzano gli estensori della petizione – devono ancora piangere affinché ci siano risposte concrete. Dall’inizio della scuola, sul tratto tra l’ingresso di Riccò del Golfo e la località Caresana Nuova, è il quarto incidente, mentre non si enumerano quelli sventati".

Un tema ben conosciuto dal sindaco Loris Figoli, che infiamma la polemica. "Facciamo postazioni di controllo della velocità, mediante il velox mobile, sia in Graveglia che sull’Aurelia: abbiamo studiato come attivarci per ridurre il rischio, però siamo stati sempre bloccati da una certa ignavia degli enti sovraordinati e dalle ‘regole’ che servono soprattutto chi non le rispetta – sbotta il sindaco – Sembrerebbe banale realizzare strisce pedonali rialzate, invece non è permesso, così come non è ammessa alcuna forma di rallentatore: così la nostra comunità è costretta a subisce una situazione che non si può disincentivare né con autovelox fissi, perché in centro abitato non si possono installare, né con impianti semaforici ‘intelligenti’ o altri sistemi di riduzione della velocità: sempre per la caratteristica di essere un centro abitato, ma sottostando a regole ancora più vessatorie perché piccoli".

Da Figoli anche un appello ad andare piano nei confronti degli automobilisti.