Lotta allo spreco alimentare. Intesa tra Fipe e Buon Mercato per donare il cibo invenduto

Confcommercio lancia anche sul nostro territorio l’iniziativa sposata a livello nazionale. Appello di Riolino ad aziende e consumatori : "Abbiamo il dovere morale di dare una mano".

Lotta allo spreco alimentare. Intesa tra Fipe e Buon Mercato per donare il cibo invenduto

Lotta allo spreco alimentare. Intesa tra Fipe e Buon Mercato per donare il cibo invenduto

Riscoprire e incentivare quella che viene chiamata dagli addetti ’doggy bag’, la vaschetta cioè del cibo in eccedenza che dal ristorante si può portare a casa. Collaborare con le associazioni del territorio, donando generi alimentari rimasti invenduti. Nel segno comune della lotta allo spreco. È questo l’invito a tutti gli attori del settore della ristorazione da parte di Roberto Martini, direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia della Spezia.

L’iniziativa si chiama ’Il nostro impegno contro lo spreco alimentare - idee e strumenti per il Sistema associativo’ ed è stata ideata da Fipe.

"Questa iniziativa – spiega Martina Riolino, presidente Fipe Giovani La Spezia – nasce da uno studio che Fipe ha effettuato in collaborazione con l’Università di Bologna e dal quale è emerso che, solo per lo scorso anno, lo spreco alimentare nel nostro paese è stato di ben 4,2 milioni di tonnellate". Di queste, più del 40% è costituito da generi alimentari gettati nelle pattumiere domestiche dagli italiani; mentre lo spreco alimentare, che ha riguardato il settore della ristorazione, si assesta al 9%. Una percentuale piuttosto bassa ma rispetto alla quale comunque Fipe ha voluto prendere provvedimenti. "L’obiettivo – continua Riolino – è quello di sensibilizzare tanto le aziende quanto i consumatori. Il nostro impegno, a livello locale, consiste nella convenzione con l’associazione spezzina ’Buon Mercato’ a cui le nostre imprese potranno aderire per costituire un circolo virtuoso di buone pratiche". ’Buon Mercato a detta della sua presidente Eloisa Guerrizio nasce nel 2011 nel contesto del Tavolo delle povertà al quale siedono anche altre associazioni, enti e istituzioni: "Come associazione – spiega Guerrizio – abbiamo stipulato convenzioni con grandi catene commerciali, con piccoli commercianti, firmato protocolli con la Marina per il ritiro dalle mense e grazie al progetto Robin Food di cui il Comune è firmatario, preleviamo anche le eccedenze dalle scuole". E se donare, come dice Martini, è moralmente corretto, a Spezia è anche conveniente: "Sulla base della legge 166 del 2016 – spiega Kristopher Casati, assessore all’ambiente – abbiamo introdotto l’articolo 27 del regolamento Tari che prevede, in seguito a convenzione tra privato e associazione, una riduzione di 0,10 centesimi per ogni chilo di cibo donato".

Alma Martina Poggi