"Le nuove professioni richiedono competenze digitali e verdi"

L’analisi e le indicazioni del segretario generale della Camera di commercio. Marco Casarino

In che direzione vanno le professioni del futuro? Abbiamo posto queste domande a chi, ogni giorno, si rapporta al mondo aziendale: il segretario generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria Marco Casarino. "Le competenze che saranno sicuramente necessarie per professioni, attività o mestieri sono quelle digitali e verdi; già durante la pandemia le aziende capaci di investire maggiormente in questo hanno dimostrato maggiore capacità di resilienza e in generale, per il futuro non è immaginabile pensare ad un’attività senza queste caratteristiche". Guardando alle mansioni e pensando a quanto oggi siano richiesti mestieri ed abilità che fino a qualche anno fa non erano neanche contemplati, quali previsioni è possibile fare? "Nessuno conosce quali possano essere le professioni del futuro: spesso si dice che i ragazzi di oggi si dedicheranno per il 50% a mestieri che non esistono; magari è uno slogan, ma certo è che le attività saranno diverse rispetto a quelle odierne, anche magari che esistono già: faccio l’esempio di quanto anche lavori tradizionali come edilizia e lavori di meccanica siano cambiati per effetto della tecnologia". Posti i binari della sostenibilità ambientale e del più alto grado di innovazione e digitalizzazione, quali consigli darebbe ad un giovane che si prepara in vista del suo ingresso nel mercato del lavoro? "In primis, studiare, studiare, studiare: il mondo di domani sarà più competitivo e selettivo, per cui avere molte competenze consente di poter programmare il futuro. Evitare, quindi, un’adolescenza troppo semplice, non passata ad investire su se stessi: quello che non farai a 16 anni, non lo ritroverai a 20. Si deve cominciare dalle competenze di base: leggere, scrivere, comprendere quello che viene detto. Serve saper organizzare un pensiero, saper utilizzare metodo logico e questo costituisce già un buon viatico per affrontare un mondo in piena transizione ecologica e digitale, assicurando la possibilità di essere flessibile e capire cosa sta succedendo. Aggiungo anche l’inglese, che per le nuove generazioni non è una lingua straniera, ma "la lingua" e una base di inventiva. Oggi ci sono possibilità straordinarie, risorse assai maggiori rispetto a quelle di nonni e genitori: la condizione è quella di investire su di sé e non buttar via tempo".

Chiara Tenca