Le mascherine in aula? "Non è necessario"

Il dirigente dell’Isa 13 conferma: "Alcuni alunni le hanno tenute, forse su consiglio dei genitori. Ma non è una richiesta nostra"

Migration

La scuola è ripartita con qualche problema. Alla Carducci, ad esempio, attese degli alunni prima di entrare in classe causa ingressi differenziati (ben 7), caos all’uscita fra scuolabus, genitori in attesa e il traffico di in via Neri, disciplinato dalla polizia municipale. Polveri al Parentucelli Arzelà per i lavori. Nelle aule le lezioni sono state regolari, nonostante la mancanza di alcuni insegnanti non ancora assegnati e di altri in malattia e di personale Ata. Soprattutto alle elementari e alle medie, in tanti hanno indossato la mascherina per le cinque ore di lezione. "Una vera e propria tortura" ha commentato una ragazzina all’uscita da scuola. "E’ vero – ha detto il dirigente scolastico di Isa 13, Antonio Fini –: c’è stato chi, evidentemente su suggerimento dei genitori, ha tenuto sempre la mascherina. Non esiste quest’obbligo visto il distanziamento fra i banchi: durante le lezioni i ragazzi possono non indossare la mascherina. Lo devono fare solo quando escono dall’aula e durante l’ingresso e l’uscita". Nel complesso, comunque, è stato un rientro positivo per i 1.600 studenti, sostiene il dirigente scolastico: "Sia chiaro ci sono ancora situazioni da verificare e da modificare. Siamo solo all’inizio. Per fortuna non c’è stato alcun intoppo di carattere sanitario. Ci auguriamo che venga al più presto completato l’organico. Siamo al primo giorno e posso ancora accettare questa curiosità direi morbosa sulla situazione scolastica. Credo però che ora sia importante lasciarci lavorare, per questo chiediamo la collaborazione di tutti. Sicuramente ci sarà qualcosa da modificare ma abbiamo tutto il tempo per farlo. Era importante, dopo un lungo periodo di chiusura, rientrare in aula e l’abbiamo fatto, grazie anche al lavoro di questi mesi in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e abbiamo raggiunto un fondamentale obiettivo".

Al Parentucelli Arzelà come previsto sono entrati solo i ragazzi di prima e quinta, oltre alle 6 classi dell’elementare Poggi. Gli altri hanno seguito le lezioni online. Soddisfatto il dirigente Generoso Cardinale: "Siamo partiti regolarmente, grazie anche ai docenti e all’intero personale scolastico. Ci sono stati piccoli problemi per le lezioni online, dovuti ai collegamenti, che abbiamo risolto in breve tempo. Abbiamo fatto bene a fare ingressi scaglionati anche perchè all’interno dell’istituto per i lavori in corso c’è ancora polvere; ha provveduto il personale Ata a ripulire e sanificare. Gli studenti si sono comportati direi in modo ottimale". Per quanto riguarda i lavori in corso "cerchiamo di andare avanti nel migliore dei modi, anche perchè quelli che avranno più impatto si svolgeranno durante le vacanze natalizie: abbiamo avuto precise garanzie da parte della Provincia".

Intanto il presidente della provincia Pierluigi Peracchini in un comunicato sostiene che il Parentucelli-Arzelà "non presenta alcuna lacuna dal punto di vista dell’adeguamento e delle certificazioni ai fini della sicurezza. L’unica attività tecnica che ha interessato una sola uscita di sicurezza è terminata (ieri, ndr) e la porta di emergenza è stata istallata. Riguardo a una supposta mancanza di certificazione di sicurezza che già il 14 agosto, con definitiva accettazione della trasmissione della pratica agli organismi competenti nei primi giorni di settembre, vi è stata la certificazione a norma dell’edificio che ad oggi risulta conforme alle previste normative in materia di sicurezza".

Carlo Galazzo