La squadra mobile smaschera due truffatori dello ’specchietto’

Un’auto sospetta con a bordo due uomini che faceva ingresso in città da una delle principali arterie stradali, è stata attenzionate ieri mattina dalla squadra mobile. Un discreto pedinamento, da parte di più equipaggi, con rapidi scambi di auto ed operatori per non destare sospetti. Giunti in via Sarzana, gli agenti notavano uno degli uomini scendere rapidamente e colpire con un pugno un’altra auto di passaggio; a quel punto, sempre monitorati a distanza dai poliziotti della squadra mobile, la vittima veniva convinta di avere appena provocato un urto tra i mezzi con la richiesta di un immediato risarcimento di 80 euro. Al momento del passaggio di denaro, gli agenti intervenivano bloccando il truffatore ed il complice alla guida, poi accompagnati in questura. I due – un uomo di 39 anni e un ragazzo di 20, pluripregiudicati, provenienti dal sud Italia, padre e figlio – venivano denunciati per truffa aggravata in concorso; a loro carico veniva inoltre emesso, da parte della divisione anticrimine, un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni. La polizia di Stato invita a presentarsi in questura dalla squadra mobile chi avesse subito reati analoghi in questi giorni.

Nell’ambito di un contestuale servizio di potenziamento del controllo del territorio, con specifico riferimento alla prevenzione dei furti in abitazione, gli operatori della squadra volante si concentravano nella zona di Migliarina e sottoponevano a mirato controllo un’ auto che aveva a bordo due cittadini di origine albanese. Nell’immediatezza, i due fornivano delle versioni non convincenti sulle proprie posizioni sul territorio nazionale e venivano condotti negli uffici della questura per accertamenti. Dalla consultazione delle banche dati, entrambi i fermati risultavano essere pregiudicati ed in posizione irregolare in Italia perché sprovvisti di regolare titolo di soggiorno. Inoltre, uno dei due, sotto un alias, risultava essere colpito da un mandato di cattura per violazione delle norme in materia di stupefacenti per le quali doveva scontare un anno e 4 mesi di reclusione, oltre che tenuto al pagamento di una multa pari a 3mila euro. Terminati gli accertamenti di rito, l’uomo veniva quindi accompagnato a Villa Andreino per scontare la pena detentiva; la posizione dell’altro fermato è invece al vaglio dell’ufficio Immigrazione.