"Impennata di contagi, restrizioni in città"

Allarme del Gimbe e risposta di Toti: "Un’assurdità, il virus rallenta". Dipendente comunale positivo: uffici chiusi e sanificati

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe

Più di 400 nuovi positivi negli ultimi otto giorni, un’incidenza in crescita che per il Gimbe è tra le più alte d’Italia, ma sui dati è polemica tra il presidente della fondazione e il governatore di Regione Liguria: il primo a sostenere la necessità di restrizioni per quelle province dove l’aumento è stato più marcato, il secondo che ribatte sostenendo che La Spezia non necessita di misure per il contenimento del virus. Pietra dello scandalo, il consueto rapporto settimanale della fondazione indipendente, che ha messo La Spezia al quarto posto tra le province in cui si è registrato il maggior incremento nella settimana tra il 10 e il 16 novembre, con 248 casi per 100mila abitanti. "Di fronte a questi numeri è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali, seppur impopolari, accettando il rischio che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla" ha commentato il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. A stretto giro di posta è arrivata la replica del governatore regionale: "Un’assurdità che non tiene conto degli ultimi dati: la curva di crescita del virus a Spezia sta rallentando, i ricoverati nell’intera regione si riducono di 11, direi che non c’è nessuna emergenza" ha detto Toti, che ha smentito l’ipotesi di un aumento dei posti letto covid. "Non c’è nessun piano incrementale in previsione – spiega – perché i pazienti calano. Abbiamo un numero di posti letto più che sufficiente a gestire non solo questo momento ma anche se dovessero triplicare i dati. La Liguria è fortunatamente ancora lontana dalla zona gialla: il lento e progressivo aumento dei contagi non sta determinando un aumento dei ricoveri ospedalieri".

Certo è che i dati sull’andamento del contagio fanno riflettere: anche ieri in Liguria si sono registrati 315 nuovi casi di positività, e di questi 81 si sono verificati nella provincia spezzina, dove aumentano anche i ricoveri: da ieri sono 13 gli ospedalizzati al Sant’Andrea, due dei quali in terapia intensiva. Un escalation, quella relativa ai nuovi casi di positività, che ieri ha toccato nuovamente anche il Comune della Spezia. Un dipendente di Palazzo civico, non vaccinato in quanto soggetto allergico, ha scoperto di essere positivo al virus all’esito del tampone cui si era sottoposto ieri mattina per l’ottenimento del green pass. Immediate le procedure di Asl5 per risalire ai contatti stretti, mentre in municipio gli uffici frequentati dal dipendente sono stati temporaneamente chiusi per essere sanificati.

Matteo Marcello