Il lockdown dei ’Manges’ partorisce il sesto album

È uscito nei giorni scorsi ‘Book of hate for good people’ con dodici tracce. Caredda: "Abbiamo scelto le cose migliori". La registrazione a Bottagna

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Capitolo numero sei della lunga storia dei Manges: è appena uscito il nuovo album ’Book of hate for good people’, che segue di due anni l’acclamato ’Punk rock addio’. Un lavoro figlio del lockdown, durante il quale Andrea, Mass, Manuel e Mayo hanno allungato la propria produzione, fino a selezionare le 12 tracce che formano quello che definiscono il loro ’album più pop e potente’, che contiene anche la cover del brano dei Fleshtones ’I’m not a sissy’ e i singoli ’High on stress’ e ’Back to Bangkok’. "Abbiamo scelto le cose migliori" spiega Andrea Caredda, voce e chitarra della band, che in questa sesta pietra miliare di quasi 30 anni di carriera ha avuto il ruolo di factotum. "Questa volta non ci siamo affidati a produttori esterni o studi fuori dalla città come accaduto per i nostri primi lavori: ’Book of hate for good people’ è stato registrato presso la Bulls Recordz di Bottagna, pubblicato dalla Striped Records (etichetta di cui è co-proprietario, ndr.), e siamo convinti che si tratti del nostro disco più bello". Rispetto all’album precedente, Caredda e soci hanno evoluto sound, testi ed atmosfere, senza abbandonare umorismo nero ed ironia. "Siamo pur sempre un gruppo punk – scherza –. Siamo tornati ai Manges scanzonati di 20 anni fa, con più positività, anche se le nostre canzoni sono caratterizzate da un approccio più maturo: non parliamo di esperienze personali, ma raccontiamo storie non autobiografiche in cui tutti si possono riconoscere". Testi più brillanti, più melodia e leggerezza: canzoni da ballare in un club in tarda notte. Questo album targato 2022 strizza l’occhio all’ambiente punk, al suo spirito anti discriminazioni, alla voglia di creare e fare e alla voglia di cultura. Intanto, sale l’attesa per il release party in programma nel locale in cui i Manges sono di casa: la Skaletta Rock Club. "Faremo un’unica festa lì il 15 ottobre: verranno tanti amici dalla città e da fuori".

Chiara Tenca