"Ho avuto uno shock anafilattico" Rinviata la somministrazione

Per queste persone previsto un apposito elenco "Ma nessuno ci chiama per il nuovo appuntamento"

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Aveva già in tasca la prenotazione fissata al 16 aprile. Ma un precedente shock anafilattico ha bloccato la vaccinazione. Così la signora ottantenne, residente alla Spezia, è ora in attesa di sapere come muoversi per sottoporsi al vaccino.E sono diverse le persone che per lo stesso motivo sono state costrette a non poter effettuare la somministrazione della dose. Alcuni si erano presentati nella sede vaccinale, di Sarzana ma al momento del colloquio col personale sanitario, si sono sentiti respingere. Quello che ora chiedono queste persone è di avere notizie. "Ho saputo che si devono seguire procedure diverse – ha spiegato la figlia dell’anziana –. Il medico di famiglia deve fare la segnalazione all’Asl o all’ospedale e poi mia madre sarebbe stata inserita in un’apposita lista. Ma fino ad oggi nessuno ci ha richiamato". Ed è questa mancanza di informazione sconcerta.

A segnalare problemi per la vaccinazione è anche la moglie di uno spezzino di 56 anni, immunodepresso, paziente oncologico che sta seguendo una terapia. "Mio marito dovrebbe essere tra le prime persone ad essere vaccinate – ha spiegato a La Nazione – oltretutto deve farlo a Sarzana nella struttura protetta. Abbiamo prenotato attraverso il nostro medico di base e ci hanno dato il 26 maggio per la prima dose e il 16 giugno per la seconda. Mi sembra una cosa assurda per un immunodepresso che potrebbe contrarre il virus in qualsiasi momento. Ho chiamato Alisa a Genova e non mi hanno mai risposto, ho fatto allora il numero verde dei reclami e mi hanno detto che loro non possono fare nulla, solo girare a chi di dovere la mia segnalazione. E non ho saputo più nulla. In Toscana sono molto più rapidi per gli immunodepressi, un nostro conoscente è stato chiamato dopo appena due giorni".