L’assessore uscente Giacomo Giampedrone, ritiene Marco Bucci il miglior interprete della proiezione dell’agire costruttivo di questi anni dell’era Toti, nel prossimo mandato.
Il candidato giusto insomma. "Bucci è stato fin da subito la prima scelta del centrodestra, dovevamo attendere che sciogliesse la riserva legata alle sue condizioni di salute, oggi in netto miglioramento. Bucci ha dimostrato nei fatti che le cose possono essere fatte rapidamente e nel migliore dei modi, a partire dal ponte San Giorgio. Il suo pragmatismo e la sua perseveranza consentiranno alla Liguria di proseguire il percorso positivo di questi nove anni".
Il suo personale e stretto legame con Giovanni Toti influirà sul voto?
"Io sono orgoglioso della mia amicizia con Toti, che è precedente alla sua prima vittoria nel 2015. Da allora in Regione abbiamo superato emergenze senza precedenti, lavorando sempre con l’unico obiettivo di far crescere il territorio, nell’interesse esclusivo dei cittadini. La Liguria, prima dimenticata, oggi traina molti settori benchmark a livello nazionale. Rivendico il grande lavoro fatto, che sarà portato avanti con Bucci presidente nei prossimi cinque anni. Sono convinto che arriveranno ottimi risultati dalle urne".
Tra i grandi temi, sicuramente quell’ospedale del Felettino... "È la priorità numero uno del prossimo mandato. Per questo negli ultimi mesi ho affiancato il lavoro dell’assessorato alla Sanità, di Ire e Asl, costituendo una task force dedicata anche con il mio assessorato perché il Felettino è a tutti gli effetti un’infrastruttura. Con la nuova giunta verrà costituita una struttura ad hoc che segua giorno per giorno l’andamento del cantiere per portarlo a termine. Gli spezzini lo attendono da troppi anni, soprattutto a causa del disastroso appalto di chi ci ha preceduto". Quali sono in generale le altre priorità?
"Dobbiamo continuare ad investire sulla difesa del suolo e la tutela del territorio: in questi anni abbiamo realizzato interventi per circa 1 miliardo di euro, non solo per ripristinare i danni causati dal maltempo ma anche per aumentare la resilienza, cioè sulla prevenzione. Penso ai nuovi argini e alle opere di mitigazione del rischio sul tratto focivo del Magra, con cantieri finiti o in corso per 50 milioni di euro, alla messa in sicurezza dei torrenti a partire dal Parmignola, con oltre 10 milioni di lavori che hanno messo definitivamente in sicurezza l’abitato di Marinella di Sarzana. Le ultime allerte meteo, una delle quali rossa sullo spezzino, hanno dimostrato che lasciamo una Liguria certamente più sicura di come l’abbiamo trovata, anche grazie al sistema di protezione civile regionale che, inesistente fino al 2015, oggi è un’eccellenza a livello nazionale".
E le Cinque Terre?
"Mi impegno anche per progettare, finanziare e realizzare la messa in sicurezza del sentiero azzurro, tra Manarola e Corniglia, naturale prosecuzione della Via dell’Amore che abbiamo restituito al mondo con un intervento di messa in sicurezza straordinario finanziato in primis con risorse regionali".
Infine, prevede investimenti sulle strade del territorio?
"Solo quest’anno abbiamo garantito agli enti territoriali 21 milioni di euro per la viabilità secondaria. Vogliamo veder finiti i cantieri, oggi tutti aperti e operativi, della variante Aurelia della Spezia, che 9 anni fa era ferma al palo. Si tratta di assi di collegamento prioritarie per i cittadini e le imprese. E vogliamo vedere realizzata la Ciclovia Tirrenica, su cui sono pronti a partire nuovi cantieri per 20 milioni di euro di fondi regionali, in aggiunta alle risorse del Pnrr".
Marco Magi