Porto Venere (La Spezia), 13 luglio 2020 - Continuano nel territorio comunale di Porto Venere le segnalazioni di un problema grave e complesso da risolvere: il proliferare dei cinghiali che dalla collina ’scendono’ verso il mare e arrivano anche nei centri abitati, seminando paura. Come avevamo già scritto qualche tempo fa, le squadre di cacciatori addetti agli abbattimenti vanno posti segnalati e cercano di contenere quella che ormai è una vera e propria emergenza. L’amministrazione comunale ha da tempo segnalato il problema alla Provincia e alla Regione. Ma la situazione, invece di migliorare, peggiora, con danni ai terreni, anche coltivati e l’effetto indotto del dissesto sui muretti a secco che reggono le piane a terrazza. Nel week end appena trascorso si è anche verificato un fatto cruento: l’aggressione di un cinghiale ai danni di un cane in libertà, senza guinzaglio. L’animale è stato azzannato al collo e al torace: ferite letali, impossibile salvarlo anche col ricorso ad un veterinario. ed è stato difficile da salvare.
Il cinghiale è sbucato dal bosco, vicino ad alcune case, sulla strada che porta alla Castellana e al Muzzerone, in via Corosella; lì orbitava il cane, accudito, con grande dedizione, da una residente. Immaginabile il suo dolore che la perdita. E’ stata lei a dare la notizia su e Facebook ed è seguita una raffica di espressioni di cordoglio, di partecipazione. E anche di ansia e di rabbia. Sì la paura, lo spavento ed il dolore per la perdita dell’animale non sono gli unici sentimenti maturati in via Corosella. Lì, ma un po’ in tutto il territorio, sta dilagando la rabbia, il senso di impotenza che si fa Sos. Accade anche a in prossimità del mare. L’altra sera una residente di via libertà, da una finestra rivolta verso il monte, ha avvistato un branco di cinghiali nella valletta degli Orbi: un esemplare grosso e quattro piccoli al seguito.
Viliana Trombetta