Centro per l’impiego, in arrivo nuovi spazi

Assegnata alla Regione la palazzina confiscata a Trusendi. In settimana sopralluogo di Berrino e dei tecnici nei locali dell’Antoniana

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di Franco Antola

L’obiettivo è incrementare l’avvio al lavoro di giovani, e non solo, attraverso un sistema più efficiente, capace di incrociare le richieste del mercato con un’offerta in crescita, ma spesso senza sufficienti informazioni ‘mirate‘. E’ per rispondere a questa esigenza che anche alla Spezia il Centro per l’impiego si accinge a dotarsi di nuove attrezzature e di nuovi spazi sfruttando, oltre ai finanziamenti statali ad hoc, anche un’importante opportunità di tipo logistico.

La settimana prossima l’assessore regionale al lavoro e alle politiche attive dell’occupazione Giovanni Berrino, assieme a una task-force di tecnici e funzionari amministrativi della Regione, farà un sopralluogo in via Antoniana nella palazzina un tempo cuore pulsante dell’impero dei trasporti di Riccardo Trusendi, che l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati ha destinato proprio alla Regione per trasferirvi i servizi oggi in gran parte ospitati negli uffici di via XIV Maggio. Dopo anni di economie forzate, caratterizzati da una forte contrazione degli organici, arriveranno anche i primi rinforzi per rimpinguare l’attuale struttura costituita, nei sette centri a cui fa capo la nostra provincia (quattro a Genova e uno a testa per Spezia, Sarzana e Chiavari) da 126 addetti, 27 dei quali operativi a Spezia,19 nel capoluogo e 8 a Sarzana. Un organico a cui si aggiungono altre sette unità impiegate per il cosiddetto collocamento mirato, destinato a persone con indici di disabilità di vario grado, in servizio parte in via XXIV Maggio e parte negli uffici dello stabile del Genio Civile.

Una task force a cui si aggiungono altre sei persone che lavorano in regime di appalto, peraltro ormai prossimo alla scadenza (e l’orientamento è quello di internalizzare anche le loro funzioni). Una organizzazione che solo in parte ha potuto dare risposte a una richiesta di occupazione molto variegata e in costante crescita. Quando arriveranno i rinforzi? Come fa sapere Giovanni Daniele, dirigente regionale cui fanno capo i centri per l’impiego di Genova, Tigullio e Spezia, con i concorsi banditi è prevista l’assunzione di "svariate decine" di figure professionali. Il primo ad essere chiuso è stato quello per funzionari (categoria D), una cinquantina per tutta la regione. Fra maggio e giugno arriverà l’altro concorso per l’assunzione di impiegati amministrativi e addetti all’orientamento (categoria C). La risorse per finanziare il piano di potenziamento, spiega Pier Luigi Viola, responsabile del Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro,sono arrivate dallo Stato: venti milioni saranno spesi per la logistica e il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali e digitali, altri dieci per il personale. Saranno sufficienti ad assicurare l’auspicato salto di qualità ai centri per l’impiego? "Si tratta di un contributo importante, considerato che la struttura dei Centri proviene da 5 anni di deficit in termini di organico – osserva Daniele –, con le nuove assunzioni abbiamo in sostanza recuperato il turn over del 2015. La dotazione di strutture adeguate però è la soluzione di una sola parte del problema, l’allargamento dell’occupazione resta legata al finanziamento delle politiche del lavoro con le varie misure, come il progetto Pascal (Politiche attive per lo sviluppo delle Competenze e del lavoro) o la Garanzia Giovani, il programma nazionale che fa parte del piano europeo ‘Youth Guarantee’ per combattere la disoccupazione giovanile. E poi il Recovery Plan, con il sostegno alle politiche del lavoro, per il quale il governo ha chiesto la forte collaborazione delle Regioni".

Sullo sfondo anche le sfide per la lotta alla disoccupazione e la riedizione dell’assegno di ricollocazione oggi destinato ai percettori del reddito di cittadinanza, che sarà allargato. Più nebuloso appare invece il futuro dei navigator, il cui compito, come noto, è quello di supportare gli operatori dei Centri per l’impiego nella realizzazione di un percorso che coinvolga i beneficiari del reddito di cittadinanza dalla prima convocazione fino all’accettazione di un’offerta di lavoro congrua. Saranno rinnovati? Certezze per adesso non ce ne sono. Si era partiti a livello regionale con la formazione di sessanta operatori, ne sono rimasti 48, di cui 4 in servizio a Spezia e uno a Sarzana. La scadenza degli incarichi è aprile e se non saranno rinnovati "sarà un problema serio", dicono in regione.