Carro, parte la crociata contro il 5G. Ordinanza del sindaco per limitarlo

Un dispositivo comunale vuole impedire l’aumento dei limiti dei campi elettromagnetici imposto dal governo

Carro, parte la crociata contro il 5G. Ordinanza del sindaco per limitarlo

Carro, parte la crociata contro il 5G. Ordinanza del sindaco per limitarlo

È da anni al centro di un aspro dibattito, tra chi lo ha accolto come una possibilità per potenziare le comunicazioni anche in quelle zone decisamente meno coperte dal segnale, e chi invece ne vede ua minaccia per la salute pubblica. La tecnologia 5G è tornata prepotentemente d’attualità per via di una legge votata negli ultimi giorni del 2023 dal Parlamento, che stabilisce a partire dal 30 aprile un limite più alto per i campi elettromagnetici prodotti dalle maxi antenne, portandolo da 6 a 15 volt/metro. Un’intensità più che raddoppiata, che in tutta Italia ha provocato forti reazioni nei Comuni, che senza pensarci due volte hanno avviato una serie di iniziative volte a fermare questa decisione votata dal Parlamento. Nello Spezzino, il primo Comune a ’ribellarsi’ è quello di Carro, che seguendo le orme delle amministrazioni di Rapallo, Santa Margherita Ligure, e Lavagna, ha emesso un’ordinanza che vieta "su tutto il territorio qualsivoglia aumento dei limiti dei campi elettromagnetici ad oggi vigenti pari a 6 V/m" sottolineando che "nessuna ragione tecnica, tecnologica o economica potrà giustificare un aumento di tale limite con rischio alla salute per la popolazione". Nel Comune di Carro attualmente esiste un impianto sul monte San Nicolao, che potrebe ben presto essere adeguato alla nuova tecnologica. Il sindaco Ezio Firenze nell’ordinanza sottolinea che "un innalzamento dell’attuale limite dei 6 V/m, in una ottica di ragionevolezza, prudenzialità e sostenibilità dovrebbe essere necessariamente determinato, sempre e soltanto, in base a comprovate scelte ed evidenze di tipo medico-scientifiche, e non in base a mere scelte politico-economiche e tecnologiche". Non solo. Il sindaco evidenzia che "in assenza di riscontri certi di natura medico- scientifica che escludano ogni effetto negativo dell’innalzamento delle emissioni elettromagnetiche, con possibile rischio per la salute delle persone nel medio e nel lungo periodo, il compito del sindaco è quello della tutela della salute dei cittadini. La ricerca sugli effetti biologici delle frequenze 5G non è ancora stata ultimata e non ci sono studi epidemiologici completi. Un innalzamento dei limiti di emissione, in assenza di comprovate e documentate evidenze che ne dimostrino appieno l’assoluta e palese innocuità, potrebbe comportare effetti biologici dannosi, ingiustificabili e inaccettabili".

Matteo Marcello