Odissea per la sosta. "Pronti a non pagare il pass"

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Gli scooter invadono i marciapiedi

Gli scooter invadono i marciapiedi

La Spezia, 20 maggio 2019 -   Canaletto ‘off limits’. A segnalare la difficile situazione parcheggi del quartiere sono residenti che, rientrando a casa dopo una certa fascia oraria, si sono trovati più volte a girare e rigirare disperatamente attorno all’isolato con la speranza di trovare un piccolo stallo libero vicino alla propria abitazione. «Finisco di lavorare dopo le 23 – spiega Arianna Fortunato – e quando arrivo in via Mantegazza non riesco mai a trovare un parcheggio disponibile.

Sono dunque costretta a lasciare la macchina nello slargo davanti alla Coop, a diversi metri dalla mia abitazione». A infastidire chi regolarmente parcheggia lontano da casa è il disagio dovuto al sovraffollamento di mezzi che costringe gli abitanti a farsi un lungo tratto di strada a piedi e soprattutto in solitaria nonostante paghino annuale il pass della zona (la L). Per questo, i firmatari di una lettera precedentemente invita all’assessore Kristhoper Casati per descrivere la situazione parcheggi e chiedere una soluzione, sono pronti a protestare se non verranno trovate soluzioni concrete entro la fine dell’anno. Come? Non pagando più il pass. A detta di alcuni residenti il problema parcheggi è sorto con l’apertura del centro culturale islamico –inaugurato pochi anni fa – che richiama molti credenti in concomitanza di funzioni religiose e culturali. Soprattutto dopo le 20, quando la sosta diventa gratuita. «O si prende in considerazione l’ipotesi di spostare un po’ più in là il centro culturale islamico o si implementano i parcheggi gialli dedicati ai residenti nella zona delle poste di via Mantegazza» continua, Fortunato.

Solito  discorso per Sara Cucurnia che, pur non usando l’auto, racconta la tregenda vissuta dal marito costretto a rivivere l’indesiderato loop giorno dopo giorno. «Ci mette più tempo a cercare un parcheggio che a spostarsi da un posto all’altro – spiega –. Se poi arriva al Canaletto dopo le 20 è finita, non c’è più speranza: molte volte mio marito deve lasciare la macchina nella parte alta di corso Nazionale, vicino al parco». A fare eco al duo è anche Lisa Pascale che descrive il problema dal punto di vista degli scooteristi: «Mi sono trasferita in questo quartiere diversi anni fa – inizia il suo racconto – e se all’inizio chi si spostava su due ruote non aveva alcun problema di parcheggio, adesso non sa più dove lasciare il mezzo. Non rimangono che i marciapiedi, dove però fanno le multe…».

Giulia Tonelli