Appalto per la distribuzione del gas Iren trascina il Comune in tribunale

Impugnata davanti ai giudici del Tar la procedura di assegnazione della gara per 206 milioni di euro. Nel mirino una presunta errata valutazione di alcuni capitoli dell’offerta tecnica sulla concessione

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È guerra legale sulla maxi gara da oltre duecento milioni di euro per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nello Spezzino. Finisce infatti davanti ai giudici del Tribunale amministrativo regionale la procedura con cui il Comune della Spezia, in qualità di ente capofila dell’Atem spezzino – l’ambito territoriale ottimale per la distribuzione del gas naturale, che comprende i 32 Comuni della provincia –, non più tardi di cinque settimane fa aveva affidato il servizio a Italgas Reti. Una gara europea da 206.972.975,75 euro, il cui iter è durato più di un anno e mezzo diventando anche materia per alcune interrogazioni in consiglio comunale.

La commissione di gara presieduta dall’avvocato Cristiano Chiofalo, al termine di diciassette riunioni finalizzate all’analisi tecnica ed economica delle offerte, ha individuato nella società del gruppo Italgas la migliore proposta per l’ottenimento della concessione per i prossimi 12 anni: 94,87 i punti totalizzati dalla società piemontese, che ha staccato l’azienda lombarda 2i Rete Gas, seconda con 91,76 punti, e Ireti, terza con 90,41. Ed proprio dalla società del gruppo Iren, specializzata nella gestione integrata di energia elettrica, gas e acqua, che nelle scorse settimane è partito il ricorso al Tar. Il colosso emiliano, protagonista pochi anni fa del salvataggio di Acam, si è affidato all’avvocato milanese Stefano Ferla, chiedendo l’annullamento di tutti gli atti di gara e la condanna del Comune della Spezia a provvedere all’aggiudicazione della gara e all’affidamento della concessione a proprio favore o, in subordine, al risarcimento del danno; chiesta inoltre la declaratoria di inefficacia del contratto di servizio "che fosse eventualmente stipulato con l’attuale aggiudicataria", con il conseguente subentro di Ireti nel medesimo contratto. Nel mirino, una presunta errata valutazione di alcuni capitoli dell’offerta tecnica da parte dei commissari – quelli relativi al rinnovo delle reti e degli allacci – che avrebbe penalizzato Ireti. "I commissari hanno discriminato e penalizzato Ireti in termini di punteggio, nonostante avesse proposto e giustificato la maggior quantità di investimenti, rispetto agli altri concorrenti in gara. Si consideri addirittura che la società sarebbe risultata prima in graduatoria anche soltanto se avesse ricevuto i punti corrispondenti all’adeguata giustificazione degli interventi proposti" si legge nel testo del ricorso.

Alla fine di novembre Italgas aveva annunciato con soddisfazione la vittoria del bando dell’Ambito spezzino – che conta circa 110mila clienti serviti –, sottolineando l’importante piano di investimenti che dovrebbe portare, durante i dodici anni della concessione, a numerosi interventi di potenziamento ed efficientamento della rete, tra cui la posa di circa 400 chilometri di nuove condotte e il potenziamento di circa 40 chilometri di rete per raggiungere aree non ancora servite, l’ammodernamento di altri 100 chilometri, nonché l’ultimazione del piano di sostituzione dei contatori. Ora, il ricorso al Tar: l’udienza è prevista il prossimo 13 gennaio. Matteo Marcello