Dante e San Francesco per 'Musicare i poeti' del Premio Lunezia 2020

Nella sezione dedicata della kermesse del patron spezzino Stefano De Martino sul tema 'Il Buon Governo del Mondo', quattro terzine del Paradiso

Stefano De Martino e Loredana D'Anghera

Stefano De Martino e Loredana D'Anghera

La Spezia, 14 maggio 2020 – Compositori esperti e grandi promesse della musica impegnati al Premio Lunezia, anche in una sezione speciale. È dedicata a Dante, il segmento 'Musicare i Poeti' del Premio Lunezia 2020. Quest’anno il soggetto scelto dal Centro studi Lunigiana Dantesca è San Francesco d'Assisi, e oggetto di studio quattro terzine tratte dal Canto XI del Paradiso. 'Non era ancor molto lontan da l’orto, ch’el cominciò a far sentir la terra de la sua gran virtute alcun conforto; ché per tal donna, giovinetto, in guerra del padre corse, a cui, come a la morte, la porta del piacer nessun diserra; e dinanzi a la sua spirital corte et coram patre le si fece unito; poscia di dì in dì l’amò più forte. Questa, privata del primo marito, millecent’anni e più dispetta e scura fino a costui si stette sanza invito (Paradiso XI 55-66)'. Versi aggiunti per un possibile ritornello: 'Francesco e Povertà, per questi amanti […] nacque al mondo un sole (vv. 74 e 50)'.

“Il tema è titolato 'Il Buon Governo del Mondo' – spiegano i promotori - : il linguaggio del Paradiso non è lineare come lo sono quelli dell’Inferno e del Purgatorio. Solo con i celeberrimi passi dell’Inno alla Vergine e della Visio Dei, in tema l’anno prossimo, il testo recupererà tutto il lirismo tanto caro alla tradizione melodica italiana. Di più: al contrario dell’Inferno, dove è l’elemento musicale ad essere esente da melodia, qui in Paradiso, a dispetto della difficoltà della lettura del testo, la musica, che Dante sempre bene idealizza, è purissima armonia”.

Questa la parafrasi del testo scelto: '[Francesco] era ancora giovinetto che già la terra intera risentiva del conforto del suo influsso benefico, che per tal Donna [la Povertà] in guerra con il padre venne, giacché nessuno, come alla morte, aprirebbe a lei mai la porta. Così dinanzi al tribunale ecclesiastico a lei [Francesco] si fece unito e da lì in poi, di giorno in giorno, le si fece sempre più unito. Costei [la Povertà] vedova del suo primo marito [il Cristo], a distanza di più di mille e cent’anni, disprezzata e ignorata da tutti, fino a costui stette senza invito alcuno'.

“Il celebre tema della Povertà – spiegano la poetica del passo, i promotori - non va preso alla lettera. Neppure il Vangelo va preso così. A che servirebbe mai una Chiesa povera tra i poveri? Quel che ci vuole è una Chiesa ‘sobria’, dunque mai opulenta. Questo era il messaggio sapienziale del Cristo e questo è il messaggio dei suoi degni successori, Francesco e Dante. D’altra parte, non si può negare validità all’argomento del grande D. H. Lawrence de 'L’Apocalisse': 'Servire i poveri, e va bene. Ma chi serviranno i poveri?'. Né può essere trascurato il potente ruolo allegorico presente nella Vita del Santo: il Francesco che doma il lupo non lo fa nei boschi del Casentino ma nel deserto mediorientale, e Francesco non parla agli uccelli, ma parla con la lingua degli uccelli, la stessa che usa l’eroe Sigfrid nella foresta nel II Atto della immensa Tetralogia del Nibelungo di Richard Wagner. Dante parla di Francesco come di un nuovo 'Sole'. Francesco e Povertà sono 'amanti', cioè emanano Amore per il Buon Governo del Mondo intero”.

Le modalità di partecipazione sono le medesime della categoria cantautori, così come la quota. L’impegno è quello che la musica abbinata a questa poesia dovrà essere rigorosamente inedita; sarà sufficiente l’invio di un brano, quindi non di due come per la tradizionale categoria cantautori o band. Per quanto riguarda l’esecuzione, l’autore potrà avvalersi della propria voce o di quella di altro interprete, basta che lo renda noto nella scheda di partecipazione. Tra le opere pervenute, una verrà scelta per partecipare alla serata finale del Premio Lunezia Big. Tutti avranno comunque diritto ad una analisi della propria opera (così come per la categoria cantautori/band e autori di testo). É concesso ripetere versi o passi della poesia, anche come ritornelli, o aggiungere sillabe 'di appoggio'. Mettere in musica la poesia comprendendone l’essenza, rispettandone il più possibile la forma. Questa è la sfida. Per info contattare il 347 3065739 o il 347 2782390.

“In occasione dei 25 anni del Premio Lunezia – aggiunge infine il patron, lo spezzino Stefano De Martino (in foto con Loredana D'Anghera) - Rai Cultura programmerà uno speciale sulla storia, sull'impegno culturale e sugli aneddoti dei tanti big della musica leggera italiana premiati e che si sono esibiti sul palco della kermesse”. Un quarto di secolo votato alla valorizzazione musical-letteraria delle canzoni, iniziato col battesimo di Fernanda Pivano e Fabrizio De André, e recentemente patrocinato dal Ministero della Cultura.