La mostra pasquale dell'Ucai proposta almeno sul sito

Chiusa la sede del circolo 'Del Santo'. Oltre alle opere dei soci spezzini, anche i versi poetici di Cremolini e Barini

Anna Maria Barini

Anna Maria Barini

La Spezia, 14 aprile 2020 - È un momento davvero speciale quello che stiamo vivendo. E gli artisti aderenti all’Unione Cattolica Artisti Italiani della Spezia non hanno mancato, così come è consolidata tradizione, di lasciare sincere testimonianze sul tempo pasquale. Sul sito www.ucailaspezia.org, ha supplito all’impossibilità di esporre dipinti e sculture nella consueta sede del circolo culturale 'Angiolo Del Santo, la cui programmazione espositiva non conosce pause.

L’esposizione, quasi a sottolineare l’importanza del tema, si avvia con la consueta locandina divulgativa che in questa circostanza propone la riproduzione dell’espressivo Cristo Crocifisso del pittore ferrarese Cosmè Tura (1430ca-1495), modellato da linee sobrie e dall’altrettanto sapiente amalgama di scelti colori. La tavola di piccolo formato è custodita nella Pinacoteca di Brera. Nella collettiva è stato inserito, inoltre, lo stupefacente, per datazione ed esecuzione, Cristo Borgognone del Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, risalente al XII secolo, e una commovente e composta Pietà in legno policromo di ignoto autore, assegnata ai secoli XVIII-XIX. “Sono opere, al pari di molte altre – spiega il critico Valerio P. Cremolini - che confermano la diffusa presenza nell’arte dai secoli lontani sino ai giorni nostri della Passione di Cristo, tema che ha sempre mosso l’emozionante interpretazione di autorevoli pittori e scultori.

“Al faticoso cammino della Via Crucis, caratterizzato da indescrivibile dolore, che si trasforma in infinito amore, partecipano idealmente gli artisti dell’Ucai con i loro distinti linguaggi idonei ad interpretare efficacemente quelle pagine di storia passata, che, emblematicamente, si ripropone non di rado nel faticoso vivere la quotidianità, laddove prevale indifferenza, conformismo, ingiustizia e violenza. La fedeltà a Dio, infatti, si deve commutare in spontanea fedeltà verso l’uomo”.

Pittori e pittrici, scultori e ceramiste con distinto slancio espressivo, più contenuto e più marcato, sempre ben rappresentativo di non superficiale condivisione, hanno rivolto la loro creatività focalizzando in buona parte la tragicità della Crocifissione (Gloria Augello, Guido Barbagli, Alfredo Coquio, Anna Maria Giarrizzo, Mario Maddaluno, Marisa Marino, Sergio Maucci, Nina Meloni, Rosa Maria Santarelli, Mema Vortice e Giampaolo Dulbecco, pittore lombardo nato alla Spezia) e la sfolgorante e miracolosa luce divina della Resurrezione (Pino Busanelli, Giuliana Garbusi, Enrico Imberciadori, Fabrizio Mismas, Maria Passaro, Malia Pescara Di Diana, Maria Luisa Petri, Maria Rosa Taliercio). Toccanti Deposizioni sono di Angiolo Delsanto, Ombretta Franco e Pier Luigi Morelli, mentre dipinti con chiari richiami alla vita di Gesù ed alla Pasqua sono stati eseguiti da Umberto Bettati, Cettina Nardiello e Bianca Maria Patuzzo. Lo stesso Cremolini e Anna Maria Barini hanno contribuito alla rassegna attraverso versi poetici.

Marco Magi