Elezioni, la favola di Fabrizio Rossi e di Fdi. Dal 2,66% del 2013 all’attuale 32,83%

Il neo eletto deputato resta nella giunta comunale, ma probabilmente lascerà l’incarico di vicesindaco

Fabrizio Rossi e Simona Petrucci festeggiano nella sede di Fratelli d’Italia

Fabrizio Rossi e Simona Petrucci festeggiano nella sede di Fratelli d’Italia

Grosseto, 27 settembre 2022 - Quella di Fabrizio Rossi e di Fratelli d’Italia è una favola, poi, a seconda di come la si pensi politicamente, può piacere o meno, ma non si può non definire una favola la storia di una formazione politica, che, partita dal 2,66% delle elezioni politiche del 2013 (quando i candidati erano Juri Di Massa e Gaia De Gregori) adesso con il voto di domenica a Grosseto è diventata il primo partito della città con il 32,88%. Facendo perdere, per la prima volta la leadership cittadina al Partito Democratico e a tutti i partiti, prima di questo, che nel tempo avevano raccolto l’eredità del vecchio Pci. Era infatti la fine del 2012 quando a Roma, Giorgia Meloni, Crosetto e La Russa, decisero di staccarsi dal Pdl e fondare Fratelli d’Italia. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2013, Fabrizio Rossi e Giulio Tambelli andarono a Roma per ufficializzare la creazione del partito anche in Maremma.

E all’inizio, come detto, non furono tutte rose fiori. Alle Politiche del 2013, FdI riuscì a strappare un misero 2,66%, ma già alle Regionali del 2015 ottenne un lusinghiero 5,60%. In quell’occasione Fabrizio Rossi era candidato, e proprio lì coniò il termine del "Rossi Giusto" in contrapposizione a Enrico Rossi, che vinse quelle elezioni da candidato presidente. Ora con domenica la situazione si è completamente ribaltata. Fratelli d’Italia in queste Politiche ha ottenuto il 32,83%, una cifra impressionante soprattutto se paragonata al risultato delle precedenti Politiche del 2018, quando il partito prese il 6,55%. Ma già alla Comunali dello scorso anno Fratelli d’Italia ottenne il 18% dei consensi: primo partito della coalizione di centrodestra, che ha confermato Vivarelli Colonna primo cittadino di Grosseto, con Fabrizio Rossi nominato vicesindaco.

E ora siamo ai giorni nostri, con Rossi neo parlamentare, che ha già detto che resterà in giunta. Ma con ogni probabilità, entro la fine dell’anno lascerà l’incarico di vicesindaco, che andrà quasi sicuramente al collega di partito Bruno Ceccherini . L’idea di Fabrizio Rossi di rimanere in giunta non piace a tutti e in particolare non piace al consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Giacomo Gori , che a giorni presenterà una mozione per esprimere la propria contrarietà a tale scelta. "Contesto apertamente la scelta di Fabrizio Rossi di rimanere in giunta – dice Gori –. Una scelta legittima, ma che reputo inopportuna e inaccettabile. Se la carica di assessore viene retribuita è proprio perché chi la ricopre ci spenda tempo e impegno. Rossi è già responsabile regionale del suo partito, ora è anche diventato deputato, dove troverà il tempo per fare l’assessore, soprattutto con una delega importante come quella all’Urbanistica? Ora che è e stato eletto – chiude Gori – si dedichi al Parlamento. Grosseto ha bisogno di tutto meno che di un assessore assenteista cronico".