
Teatro Moderno. La "Butterfly" riporta l’opera
Bellezza fragile, come le ali della farfalla. Una grande opera lirica. Una storia d’amore, non corrisposto, la storia di una speranza che non riesce però a veder luce, d’inganno, di abbandono e perdite.
E’ la "Madama Butterfly", opera di Giacomo Puccini che arriverà sul palco del teatro Moderno venerdì 8 marzo (inizio alle 21) con protagonisti l’Orchesta Sinfonica Città di Grosseto, la Corale Puccini diretta da Giovanni Pompeo, con la regia di Elena D’Angelo e la direzione artistica di Antonio Di Cristofano. Butterfly sarà interpretata da Hiroko Morita, Elena Serra è Suzuki, Vitaly Kovalchk è Pinkerton, Victor Gracia Sierra è Sharpless, Guido Bernoni è Gori, Dilvio Riccardi è Zio Bonzo e Federica Cassetti è Kate.
L’evento è stato presentato ieri dallo stesso Di Cristofano e da Alberto Paolini, direttore di "Sistema".
"Ci aspettiamo – afferma Paolini –- un grande pubblico perché sono occasioni di assoluto richiamo. È dal 2009 che non viene organizzata una rassegna d’opera lirica quindi c’è uno spirito di rilanciare è un ritorno. Per la prossima stagione l’auspicio è l’incrementare gli spettacoli. Quella del teatro Moderno è un’offerta che apprezzano non solo i grossetani, una forma quindi di turismo culturale".
"Non è solito – spiega Di Cristofano – trovare i teatri che ospitano 1000 posti e una buca dove possono entrare 50 strumentisti. Il moderno è una di queste realtà. E la presenza della nostra Orchestra Sinfonica e della Corale Puccini garantiscono la grossetanità. Il cast vedrà 150 addetti".
Sabato all’istituto musicale "Giannetti" verrà organizzata per i soci di Fondazione Grosseto Cultura una guida all’ascolto con Ettore Candela, per conoscere l’opera nel dettaglio.
Ambientata Nagasaki, la protagonista è una giovane geisha di quindici anni, Cio-Cio San. Sposa l’ufficiale della Marina americana Pinkerton, il quale l’abbandona per tornare in America. Cio-cio lo aspetta fiduciosa, con il bambino nato dalla loro storia, ma quell’uomo tornerà da lei con la nuova moglie, privandola del nascituro.
Maria Vittoria Gaviano