ANDREA CAPITANI
Cronaca

Teatro Industri ’Pop Love’ per riflettere

La danza come momento di festa e di svago ma lo spettacolo ha un significato più profondo.

Sul palco saliranno Valentina Foschi, Irene de Santis, Livia da Soghe, Luciano Nuzzolese, Valerio Palladino e Cosimo Vittorione. Voce narrante Francesco Tozzi

Sul palco saliranno Valentina Foschi, Irene de Santis, Livia da Soghe, Luciano Nuzzolese, Valerio Palladino e Cosimo Vittorione. Voce narrante Francesco Tozzi

GROSSETOLa Compagnia Con.Cor.Da/Francesca Selva torna a Grosseto con una versione inedita della sua nuova produzione ’Pop Love’. Nell’ambito della ’Settimana della Salute’, l’evento promosso dal Comune di Grosseto in collaborazione con il Coeso, il teatro degli Industri farà da cornice ideale dello spettacolo e si trasformerà in un interno notte, dove c’è una radio accesa, una festa e dei ragazzi felici ed innamorati che stanno vivendo – o almeno così sembra – un momento di serenità nella sicurezza di una casa. Ma sarà poi davvero così? Siamo davvero al riparo da tutto ciò che ci succede intorno?

Gli spettatori lo scopriranno assistendo allo spettacolo della Compagnia residente a Grosseto, interpretato da Valentina Foschi, Irene de Santis, Livia da Soghe, Luciano Nuzzolese, Valerio Palladino e Cosimo Vittorione e la voce narrante di Francesco Tozzi. In questo straordinario lavoro il cui soggetto è di Marcello Valassina, la ricerca coreografica di Francesca Selva esplora ancora una volta il senso di fragilità dell’esistenza e l’inquietudine della società contemporanea, ma con una visione insolita dove l’azione scenica svela un finale inaspettato quanto grottesco.

"Che cosa significa amare ai giorni nostri? Può l’amore produrre benessere emotivo in chi lo prova? Con lo spettacolo – dice Marcello Valassina, direttore artistico di Con.Cor.Da/Compagnia Francesca Selva – abbiamo provato a rispondere a questa domanda perché siamo convinti che una rete di supporto affettivo può contribuire la salute psico-fisica. Le persone che si sentono amate e supportate hanno più voglia di prendersi cura di sé, di seguire uno stile di vita più sano, lavorando sulla propria resilienza per affrontare le sfide della vita. Ci pensiamo che mettere in circolo l’amore, diventare popolare e accessibile a tutti, nutrirlo di cura e di solidarietà, in un momento storico contrassegnato da divisioni e guerre, sia il modo migliore per provvedere alla salute delle comunità?"