Altri tre fogli di via obbligatori emessi dal questore di Grosseto, Antonio Mannoni, con divieto di ritorno nel Comune di Follonica. Il provvedimento durerà tre anni ed è stato emesso nei confronti di tre pregiudicati autori di reato. L’emissione da parte del questore è avvenuta in questi giorni. L’emanazione dei 3 fogli di via obbligatorio scaturisce dalla segnalazione di un utente, al numero di emergenza 112, riguardo alla presenza di un camper all’interno del parcheggio del centro commerciale Coop che si trova nel Comune di Follonica, simile a quello che gli era stato rubato nel mese di luglio scorso. Sul posto è arrivato il personale dell’Arma dei Carabinieri che ha immediatamente notato la presenza del camper insieme ad un altro. Entrambi avevano le targhe di nazionalità tedesca. I militari sono passati all’azione e all’interno del mezzo identificavano tre persone di origine Rom, residenti nel comune di Pistoia. Dopo aver effettuato tutti i dovuti accertamenti, emergevano forti dubbi sulla genuinità delle targhe, del telaio e dei documenti di circolazione dei camper che erano parcheggiati. E infatti, a seguito di ulteriori verifiche si appurava che le targhe risultavano inesistenti ed il telaio e la documentazione di circolazione risultavano contraffatte. Pertanto nei confronti dei tre è stato emesso il provvedimento del foglio di via che comporta il divieto di recarsi nel comune di Follonica per il periodo di tre anni, ritenendosi, le 3 persone socialmente pericolose e non essendosi evidenziato alcun legame delle stesse con il comune di Follonica. La polizia ha infatti anche controllato cosa ci facessero quelle persone sul territorio della Provincia di Grosseto e nessuno di loro ha dimostrato di possedere un lavoro e soprattutto un legame anche familiare. Ecco anche il motivo del foglio di via. Attraverso la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, il Questore si prefigge lo scopo di tutelare la sicurezza pubblica prevenendo il reiterarsi di reati di particolare allarme sociale.