"Stabilità della Cappella votiva". Brogi chiede lumi al sindaco

Interrogazione del capogruppo della Lega sullo stato di salute della Cappella votiva all'ingresso del cimitero di Massa Marittima, meta di cerimonie e ricorrenze legate ai caduti. Richiesta di interventi risolutori e misure di sicurezza per garantire la pubblica incolumità.

"Stabilità della Cappella votiva". Brogi chiede lumi al sindaco

"Stabilità della Cappella votiva". Brogi chiede lumi al sindaco

Sulle condizioni di stabilità della Cappella votiva, un immobile all’ingresso del cimitero, meta di cerimonie e ricorrenze legate ai periodi bellici, ma anche un luogo dove spesso i semplici cittadini portano un omaggio ai caduti, il capogruppo della Lega, Daniele Brogi interroga il sindaco Giuntini. "Così come sono arrivate al sottoscritto, saranno arrivate anche al sindaco alcune indicazioni da parte dei cittadini sullo stato di salute della Cappella votiva all’ingresso dell’area del Camposanto, lato vecchio accesso. Una situazione – aggiunge Brogi – davvero precaria con rischio incipiente di pericoli per chi passa o frequenta quella zona, a cui si aggiunge la minaccia di vedere crollare tutta odin parte, una costruzione al cui interno riposano o sono ricordati i soldati massetani deceduti in combattimento" Un luogo questo a cui Massa Marittima ed i suoi cittadini tengono molto e che, in ricorrenze particolari, è occasione per lo svolgimento di cerimonie rievocative. "Con la memoria rivolta a tanti giovani caduti – prosegue Brogi – presenterò un’interrogazione per conoscere se, nel caso la struttura non fosse di proprietà comunale, quali passi intende compiere presso l’ente titolare del fabbricato per la ristrutturazione dello stesso. In più chiedo se non ritenga sia il caso, quale tutore della pubblica incolumità dei cittadini, recintare tutto il fabbricato ponendo in atto misure di sicurezza tali da garantire, in attesa di interventi risolutori, tranquillità fra chi abitualmente si avvicina, anche per un modesto impegno di riverenza, al sepolcro di tanti eroici combattenti".

Roberto Pieralli