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Processionaria, disinfestazione con trattamento sperimentale

Il Comune di Orbetello avvia intervento sperimentale di disinfestazione preventiva contro la processionaria, utilizzando l'endoterapia per proteggere piante e cittadini. Efficacia del trattamento stimata al 95%.

Processionaria, disinfestazione con trattamento sperimentale

Luca Minucci, assessore comunale all’Ambiente, spiega come funziona il trattamento sperimentale contro le processionarie

Il Comune ha dato il via ad un intervento sperimentale di disinfestatone preventiva finalizzato a combattere la processionaria attraverso una pratica che elimina le larve.

L’intervento è stato eseguito da una ditta specializzata su pini domestici e marittimi e due cedri, di proprietà del Comune di Orbetello che si trovano in spazi pubblici, quali scuole e giardini, attraverso la tecnica dell’endoterapia "in quanto – spiega l’assessore Luca Minucci – unica strategia operativa consentita in ambiente urbano in grado di combattere efficacemente il parassita e al contempo garantire i più alti livelli di sicurezza per le piante e per i cittadini. Con tale pratica, infatti, si distribuisce una piccola parte di prodotto fitosanitario all’interno dei vasi linfatici della pianta in modo che sia traslocato naturalmente alla chioma raggiungendo le piccole larve del fitofago in atto di nutrirsi degli aghi del pino causandone la morte. Nessun prodotto viene così disperso nell’ambiente".

"Questo intervento – continua Minucci – è volto a evitare la formazione dei nidi di processionaria sulle piante di proprietà comunale in primavera, è stato effettuato in via preventiva ed è sperimentale. I dati che ci sono stati forniti, però, sono confortanti in quanto evidenziano che il trattamento risulta efficace al 95% e dovrebbe avere la durata di due anni".

"La processionaria, com’è noto – conclude Minucci –, può risultare pericolosa per persone e animali, perciò l’amministrazione si è attivata per mettere in campo un intervento che, alla luce dei dati, potrebbe rivelarsi molto utile a limitare significativamente il fenomeno".

Michele Casalini