REDAZIONE GROSSETO

Poste, polemiche a Valpiana: "Lettere in ritardo nelle frazioni"

Gasperi (Pci): "Recapito ormai ai minimi termini: arrivano prima le contestazioni che le bollette"

Poste, polemiche a Valpiana: "Lettere in ritardo nelle frazioni"

Poste, polemiche a Valpiana: "Lettere in ritardo nelle frazioni"

Non c’è pace per i cittadini per la consegna della posta ormai ostaggio di disservizi cronici e non si riesce a vedere all’orizzonte imminenti soluzioni. Molte sono le testimonianze raccolte da residenti soprattutto nelle campagne e nelle frazioni che si vedono recapitare bollette, avvisi di pagamento o riscossione con ritardi ingiustificabili. "Uno dei casi più eclatanti è quello di Valpiana dove – inizia Daniele Gasperi del Pci Colline Metallifere –. il portalettere è infortunata e non c’è stata sostituzione, così il recapito della posta avviene in condizioni ormai inaccettabili. Ci sono persone che aspettano denaro e bollette. E queste ultime arrivano spesso in ritardo con tutte le conseguenze del caso. Ovviamente tale storture sono dovute all’organizzazione del servizio che non riesce o forse non vuole, risolvere le carenze di personale non avviando quelle sostituzioni dei dipendenti che invece dovrebbero essere fatte per garantire il servizio". Secondo Gasperi "si verificano quindi situazioni paradossali: arriva primo l’avviso di distacco della corrente che la bolletta stessa. E le famiglie si trovano a pagare interessi, caricati nelle successive bollettazioni, pur non essendo colpevoli solo perchè la posta arriva in colpevole ritardo". A subirne disagi e conseguenze peggiori sono gli abitanti delle frazioni e delle campagne, "terre ormai dimenticate e abbandonate ai loro destini – aggiunge il rappresentante del Pci –. Questo non è altro che il risultato di una privatizzazione del servizio postale che ormai è orientato a realizzare business sul altri settori come finanza, servizi bancari, telefonia ed altri settori dimenticando quella che era la missione principale ovvero il servizio postale".

Poi Gasperi chiude: "Torniamo sull’argomento perché riteniamo che per molti cittadini sia un problema reale e agli annunci che tutto funziona e va bene, che si sta procedendo a potenziare la dotazione organica, non si vedono risposte certe e gli non vi sono obblighi di domiciliazione anche perché c’è ancora un target di popolazione che vuole vedere, rendersi conto, magari anche pianificare pagamenti per le utenze oppure ha semplici difficoltà nell’accesso a determinati servizi. Come Pci riteniamo che istituzioni e politica si debbano far carico di un problema che pesa sulle spalle dei cittadini e li costringe a pagare interessi incolpevolmente che vanno a gravare sul bilancio delle famiglie e magari se i ritardi sono, come possibile tanti, fanno arricchire chi già sta speculando sui prezzi delle materie prime per produrre energia".