Porto di Talamone e polemiche: "La giunta riapra il confronto e spieghi la secretazione di atti"

Il Comitato chiede di riconvocare il tavolo con tutti gli operatori. "Bene l’incontro, ma non basta"

Porto di Talamone e polemiche: "La giunta riapra il confronto e spieghi la secretazione di atti"

Il Comitato chiede di riconvocare il tavolo con tutti gli operatori. "Bene l’incontro, ma non basta"

"Sul porto di Talamone la giunta guidata dal sindaco di Orbetello Andrea Casamenti (nella foto) riapra senza indugi il tavolo congiunto fra tutti gli operatori della cittadina della Maremma".

Lo chiedono i rappresentanti del Comitato Salviamo Talamone in vista dell’incontro pubblico tra il Comune e il Consorzio Il Molo di Talamone in programma venerdì.

"L’appuntamento è, comunque, la prima risposta dell’Amministrazione comunale orbetellana alle nostre denunce – aggiungono i portavoce del Comitato – e ai dubbi che, assieme all’associazione nazionale Unimpresa, che ringraziamo per l’impegno profuso in queste settimane, abbiamo sollevato in merito alla trasformazione dell’approdo talamonese in porto turistico".

Per il comitato, però, "resta ancora da chiarire la fondamentale questione della secretazione degli atti concernenti il progetto presentato dalla Società Porto turistico di Talamone, il cui iter è stato avviato attorno al 20 agosto in modalità non sufficientemente trasparenti: 14 tavole su 18 della documentazione presentata non sono state pubblicate sul sito internet del Comune, per non meglio precisate ragioni di riservatezza industriale".

"La giunta Casamenti deve altresì chiarire – si osserva ancora – come intende applicare il recente provvedimento del governo che ha prorogato di tre anni, quindi fino al 30 settembre 2027, le attuali concessioni demaniali marittime: con la procedura in corso per il rifacimento del porto maremmano, infatti, esiste il concreto rischio che tutte le attuali licenze per i pontili vengano assegnate in blocco alla Società Porto turistico di Talamone, con lo spiacevole risultato di tagliare fuori l’ottanta per cento dei soggetti privati e delle società sportive dilettantistiche oggi operanti nel porticciolo talamonese".

Richieste di chiarimenti e spiegazioni sulla procedura adottata dall’Amministrazione comunale erano arrivate anche da Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa.