LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

Auto consegnate e mai rottamate. Blitz della Polstrada in un’azienda

Il titolare dell’ impresa dovrà rispondere anche di stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali

Il momento del sequestro da parte della Polizia stradale

Grosseto, 8 novembre 2021 - Consegnavano le auto per farle rottamare, in realtà l’uomo che le prendeva in carico in molti casi non portava a termine l’operazione e quelle stesse auto hanno continuato a girare, anche all’estero. Ma nessuno nel frattempo ha pagato i bolli annuali né le multe per le infrazioni al codice della strada commesse. Tutto quanto è arrivato a coloro (circa 60 persone) che pensavano di aver fatto rottamare l’auto e che, in realtà, risultavano esserne ancora i legittimi (e inadempienti) proprietari.

C’è voluta un’indagine della Polizia stradale (di Grosseto, Arcidosso e Firenze) per scoprire e mettere fine a queste operazioni compiute – secondo le accuse – da un cittadino albanese di 38 anni che, oltre agli aspetti penali, dovrà anche rispondere di stoccaggio di rifiuti speciali senza autorizzazione. Inoltre, durante il controllo nell’azienda di autodemolizioni nel territorio comunale di Gavorrano, i poliziotti hanno scoperto anche che faceva lavorare in nero un cittadino extracomunitario privo di permesso di soggiorno e già colpito da un decreto di espulsione. Il primo passo dell’indagine è stato un controllo fatto nei mesi scorsi dalla Polstrada ad un camion che trasportava materiale ferroso senza avere i formulari per quel tipo di rifiuto. Gli accertamenti successivi hanno condotto fino all’attività di autodemolizione gestita dal cittadino albanese al quale, la stessa Polstrada, nel settembre 2020 aveva fatto chiudere l’attività a Grosseto di esposizione e vendita auto perché esercitata senza avere alcuna autorizzazione.

Il controllo nell’azienda che nel frattempo aveva avviato a Gavorrano ha fatto emergere tutte le irregolarità contestate. In pratica, secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia, l’uomo prendeva in carico le auto con l’accordo di portarle alla rottamazione, ma in realtà in molti casi non consegnava al Pra nei trenta giorni previsti né le targhe né i documenti dei veicoli che, quindi, restavano intestati agli ignari (ex) proprietari.

La Polstrada, in collaborazione con l’Arpat, ha catalogato tutti i materiali considerati rifiuti trovati in azienda e ha poi posto sotto sequestro un’area di circa 400 metri quadrati che non aveva i requisiti di legge per poter ospitare le auto destinare alla demolizione.