
L0'accanimento sulla famigliola di cinghiali ha suscitato grande indignazione
Grosseto, 19 novembre 2018 - "Subito misure straordinarie per contenere il numero dei cinghiali in provincia di Grosseto e in Toscana al fine di evitare il pericolo che la peste suina africana arrivi da noi". E’ la richiesta che Confagricoltura avanza a ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e della Salute, convinta del fatto che "il contenimento della fauna selvatica sia una priorità assoluta anche per evitare il contagio derivato della peste suina africana che sta preoccupando gli allevatori suinicoli italiani".
"E’ necessaria – sostiene Attilio Tocchi, presidente provinciale di Confagricoltura – un’efficace azione che impedisca la diffusione della peste suina in quanto intimamente legata, come da più parti dimostrato, alla diffusione delle specie selvatiche ed in particolare dei cinghiali. Ecco perché il contenimento della popolazione di queste specie animali, costituisce quindi una misura precauzionale principale rispetto al rischio di una diffusione del virus che tocchi i nostri allevamenti".
Un piano selettivo, insomma, secondo Tocchi si rende quanto mai urgente anche "perché se è vero che nelle aree dove il virus è stato identificato è opportuno contenere l’attività venatoria perché potrebbe addirittura aumentare la sua diffusione, al contrario nei territori come quello italiano, e in particolare in quello toscano e in provincia di Grosseto in primis, dove ancora fortunatamente la patologia non è presente, occorre intensificare la caccia e ridurre il numero di cinghiali diminuendo così drasticamente il rischio di far arrivare questa poeste suina".
"A questo punto – conclude Tocchi – mi aspetto che la Regione Toscana accolga la richiesta di limitare la presenza di specie che arrecano parecchi danni alle imprese agricole e che attivi un piano di contenimento del numero dei cinghiali, con misure anche straordinarie che possano incidere sulla abnorme popolazione di questi animali".