REDAZIONE GROSSETO

"Obbligo necessario Ma troppe mediazioni"

Ciani e Bramerini d’accordo "Si è preferito non scontentare nessuno: ma così si rischia di compromettere tutto"

"Ancora una volta il Governo ha dimostrato la sua non capacità di affrontare radicalmente una situazione, si è preferito cercare una mediazione che non scontentasse alcune parti della popolazione senza tener presente che, in questo modo, si rischia di prolungare questa terribile epidemia e di dare il definitivo colpo di grazia al sistema produttivo italiano e maremmano che sono pericolosamente in affanno" Pur riconoscendo che quanto deciso dal Governo va nella decisione sperata, Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Grosseto, si dice profondamente rammaricato per la poca lungimiranza della classe politica che in questo difficilissimo momento ha dimostrato di non avere il coraggio di scelte impopolari, ma necessarie. "Avremmo preferito un obbligo vaccinale subito – spiega – questo avrebbe garantito una minor diffusione dei contagi, meno ricoveri e minor disagi negli ospedali e avrebbe consentito all’economia di non fermarsi assicurando lavoro agli imprenditori, sostentamento ai dipendenti e alle loro famiglie. Tutto questo ad oggi non è avvenuto per una incapacità di scelte magari non gradite ma sicuramente necessarie. L’introduzione del super green passa e l’obbligo vaccinale per gli ultra 50enni, anche se terribilmente tardivi, sono un passo avanti. Un passo avanti ma non un passo risolutivo. La variante Omicron, anche se apparentemente meno pericolosa, è particolarmente contagiosa e, malgrado gli ultimi provvedimenti, aumenteranno i positivi, il sistema sanitario sarà sempre sotto pressione e saranno ancora tanti i lavoratori che saranno costretti a stare in isolamento. Non va inoltre sottovalutato che qualcuno potrebbe avere qualche breve malessere a seguito del vaccino e che, anche in questo caso, dovrà giustamente stare a riposo. E’ in ballo la salute dei cittadini e del sistema economico – conclude Mauro Ciani - e ci aspettiamo con urgenza altre scelte destinate a tutelare entrambe". "Condividiamo il provvedimento del Governo – ha detto Annarita Bramerini, direttore di Cna – anche se l’obbligatorietà del vaccino per tutti sarebbe stata meglio anche per facilitare i controlli. Forse il provvedimento è nato da una sintesi di compromesso tra le diverse posizioni. C’è però un problema - chiude Bramerini – chi viene sospeso ed è qualificato per un certo tipo di lavoro rischia di mettere in difficoltà un’impresa che non riesce a sostituirlo in tempi brevi".