Lite all’alba in casa, arrivano i carabinieri

Una vicina dà l’allarme: nell’appartamento accanto urla e rumori. I protagonisti hanno poi chiesto scusa anche ai militari

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Sentiva urlare, rompere suppellettili, sbattere porte. Rumori che provenivano da un’appartamento vicino al suo. E’ per questo che una donna, all’alba di venerdì, ha chiamato il Centro Unico di Risposta del 112 che ha inoltrato ai carabinieri la richiesta di una persona di Follonica, che segnalava una lite in un appartamento. Ricontattata la signora, che è voluta rimanere anonima, questa ha spiegato al militare della Centrale Operativa dei Carabinieri che stava succedendo qualcosa di strano nell’appartamento vicino. Anche non avendo esatta cognizione di cosa stesse accadendo e perché, la signora ha ritenuto, giustamente, opportuno avvisare i Carabinieri di quanto da lei percepito. I carabinieri sono intervenuti sul posto quasi subito, riuscendo ad individuare in breve l’appartamento da cui provenivano i rumori, proprio perché la lite era ancora in atto. Ad aprire la porta è stata una donna, che come hanno accertato i militari è residente in quell’appartamento insieme al figlio, anche lui presente. In casa c’era anche la fidanzata del figlio. Dopo aver identificato tutti i presenti, i Carabinieri hanno appreso dai diretti interessati il motivo della lite, che hanno ammesso essere in corso fino ad un attimo prima del loro arrivo. Sono stati poi loro stessi a spiegare il tutto ai militari: la ragazza aveva notato che sul cellulare del fidanzato appariva il contatto di una donna , a lei sconosciuta. Ciò aveva suscitato una forte gelosia, sfociata poi in un acceso litigio. Il tutto, come confermato dagli interessati, è stato solo verbale. Ciononostante, i Carabinieri hanno relazionato il tutto, sincerandosi, con la collaborazione degli interessati, del loro stato di salute che delle condizioni della casa. Nessuno in effetti mostrava segni di percosse, e la casa era perfettamente in ordine e non presentava danni. Il tutto, quindi, dava credito alla versione data dalla donna e dagli animosi giovani, che si sono anche scusati con i Carabinieri e indirettamente con i vicini di casa, svegliati alle prime ore del mattino. L’intervento è comunque servito a placare gli animi.